Sembra destinata a suscitare polemiche la decisione della presidenza della Elementare Eagleside di Denver, in Colorado, che ha vietato, ad un bambino affetto da disordine di genere, l’accesso ai bagni delle femmine a scuola. Come raccontato dalla madre, Coy Mathis, 6 anni, è nato maschio ma si è sempre comportato come se fosse una bambina, sin da quando ha avuto la possibilità di esprimersi.
Quando era all’asilo Coy è stato trattato con rispetto e non ha avuto alcun tipo di problema. Da quando, invece, ha fatto il suo ingresso alla scuola elementare è stato vittima di episodi di bullismo e di violenza. La madre vuole ora che i diritti di Coy possano essere garantiti e rispettati, a prescindere dalla sua patologia. Secondo l’avvocato della famiglia di Coy, la lettera ricevuta dai suoi genitori e che sancisce la decisione della scuola ha fondamento nella discriminazione verso una bambina che vive nel corpo di un maschio.
Dalla scuola, invece, fanno sapere che il fatto che Coy usasse il bagno delle ragazze poteva rappresentare un problema con la crescita in quanto, con la naturale evoluzione del corpo, potesse essere sempre più difficile per lui (lei) utilizzare i servizi destinati alle femmine. Herndon Graddick, presidente della Gay & Lesbian Alliance Against Defamation, un’associazione che si occupa di difendere i diritti di gay e lesbiche, ha fatto sapere che, non solo la scuola in questione, ma tutti debbano essere informati sul disturbo di genere che normalmente si verifica intorno al terzo anno di età, sebbene ancora non si sia in grado di stabilire se esso rappresenti una variazione fisiologica o psicologica.