Finalmente ci siamo: dopo anni di attesa e di continui rinvii, adesso pare che il mercato tutelato sia destinato a passare definitivamente il testimone al mercato libero, con scadenza 2023. Inizialmente previsto per il 2021, l’Italia in questi lunghi mesi ha dovuto affrontare altre complicazioni e altre priorità, di conseguenza si è deciso per un ulteriore spostamento, ma stavolta definitivo. In sintesi, a meno di clamorosi colpi di coda, la deadline dovrebbe essere oramai fissata: nel 2023 il mercato a maggior tutela cesserà di esistere, e verrà rimpiazzato da quello libero, che diventerà a conti fatti l’unica opzione selezionabile dai consumatori italiani e dalle aziende. Vediamo dunque di approfondire questo tema.
Il mercato libero e il cambiamento per i consumatori
Non bisogna farsi prendere dalle ansie, perché l’arrivo del mercato libero come unica soluzione è stato programmato in modo tale da non creare problemi ai consumatori. Se una famiglia non aderisce ad una società operante nel suddetto mercato, infatti, verrà comunque assicurata la continuità della fornitura, per darle modo di trovare una soluzione adatta alle proprie esigenze. In sintesi, se entro la fine del 2022 non dovesse concretizzarsi il passaggio, una famiglia potrà continuare ad usufruire dell’erogazione di luce e gas, fino a quando non troverà qualcosa di idoneo.
Naturalmente il consiglio è di non attendere l’ultimo minuto, soprattutto perché al momento alcuni fornitori del mercato libero hanno messo appunto diverse facilitazioni e piani ad hoc, per attrarre i nuovi clienti. Oggi, infatti, su Internet è possibile trovare alcune offerte per l’energia elettrica domestica, come quelle proposte da Acea, in grado di rispondere alle esigenze di molte famiglie italiane. Questo spiega perché attualmente sono migliaia i consumatori che hanno già effettuato questo passaggio, così da sfruttare sin da subito la convenienza economica delle nuove tariffe, senza attendere il 2023.
Come si effettua il passaggio al mercato libero
È davvero semplice passare al mercato libero, dato che basta contattare un fornitore operante in questo settore, e comunicare i dati necessari come il POD e il PDR. Al resto ci penserà il fornitore stesso, e dunque il consumatore non dovrà affrontare nessuna difficoltà o trafila burocratica particolare. Si tratta di un sistema piuttosto agevole, che nasce proprio per incentivare gli utenti ad anticipare i tempi, quindi senza aspettare l’ultimo minuto per effettuare un cambio che comunque diventerà presto obbligatorio per tutti.
Cosa cambia in bolletta? Praticamente nulla, visto che la struttura del documento resterà la stessa. Le uniche voci che cambieranno saranno il nome del fornitore, e ovviamente le tariffe per quel che riguarda il costo della luce e del gas, rimodellate in base alle offerte sottoscritte dal consumatore. In sintesi, per gli utenti il passaggio al mercato libero non rappresenterà un trauma.