Dopo 11 anni, è stata identificata una nuova vittima degli attentati alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001: secondo quanto reso noto dall’ufficio di medicina legale di New York, la vittima sarebbe Anna Laverty, una donna che allora aveva 52 anni e che quella mattina si trovava in una delle due torri del World Trade Center. Secondo quanto trapelato, Laverty si trovava sul posto di lavoro dove era segretaria nell’ufficio legale in una delle due torri, per l’appunto.
Dal 2006, sono iniziati una serie di nuovi esami – in seguito a nuovi ritrovamenti ossei, avvenuti per mano degli operai al lavoro nella zona del crollo – su circa 6 mila resti ossei rinvenuti in seguito alla tragedia; esami messi a punto grazie al perfezionamento delle tecniche di identificazione di DNA. Ad oggi, sono 1.634 i corpi identificati dopo l’attacco a New York, ma c’è ancora molta strada da fare; le vittime delle Torri Gemelle sono infatti 2.974, esclusi i 19 dirottatori: 246 su 4 aeroplani – 88 sul volo American Airlines 11, 59 sul volo United Airlines 175, 59 sull’American Airlines 77 e 40 sul volo United 93 – 2.603 a New York e 125 al Pentagono. Tutte le vittime erano civili, a parte 55 militari che persero la vita al Pentagono.
Il NIST stimò che, al momento degli attacchi, le persone presenti nel World Trade Center erano circa 17.400, mentre i dati sui turisti emessi dalla Port Authority of New York and New Jersey parlarono di una presenza di 14.154 persone: la maggior parte della gente che si trovava ai piani inferiori a quelli dell’impatto, fu fatta evacuare; mentre quelli che si trovavano ai piani superiori rimasero intrappolati e morirono in seguito al collasso delle strutture, così come 411 soccorritori. Diverse furono le morti che seguirono anche per malattie ai polmoni, causate dalla respirazione delle polveri contenenti amianto, mercurio, piombo ed altre sostanze tossiche; situazione resa nota solo a distanza di 4 anni dall’evento, forse per non creare ulteriore panico.