E’ subito polemica e scorno sulle parole del ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini sulla scoperta che un fascio di neutrini possa superare la velocità della luce viaggiando fra il Cern di Ginevra ed il Gran Sasso: “avvenimento scientifico di straordinaria importanza, alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro”.
Un tunnel di 750 km fra il Gran Sasso ed il Cern di Ginevra? Ovviamente no, quindi scattano le polemiche, ma specialmente le prese in giro, che impazzano sul web e graffiano con ironia e sconcerto per l’ignoranza del ministro. Possibile che la Gelmini intendesse proprio questo? Il ministro ha commentato sdegnata che era “evidente” si stesse riferendo ad un tunnel metaforico in cui viaggiavano i neutrini e che tutta questa polemica è un’esagerazione senza senso, del tutto fuori luogo.
Forse il ministro si è salvata in corner, ma parecchi, specialmente fra i suoi studenti, sembrano non crederle e continuano a prenderla in giro su blog e social network. Secondo Manuela Ghinozzi (del Pd): “il ministro dell’Istruzione che, evidentemente digiuna di fisica, si fida di collaboratori che le mettono in bocca dichiarazioni che scatenano l’ilarità del globo”. Secondo il portavoce dell’Udu (Unione degli universitari): “siamo alle comiche finali: l’on. Gelmini non ha perso l’occasione per dimostrare tutta la sua inadeguatezza al ruolo di ministro dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca”. Anche Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc-Cgil: “da un ministro convinto che esista un vero tunnel tra il Gran Sasso e il Cern costato solo 45 milioni di euro c’è poco da aspettarsi. Vada a casa al più presto assieme ai suoi degni colleghi del governo“.
Indignata da quello che definisce un coro opportunistico di insulti il ministro Gelmini ha replicato: “premesso che il comunicato stampa del Miur poteva essere formulato in maniera più precisa, è in malafede chi ritiene che qualcuno al Ministero possa pensare veramente che esista un tunnel di questo tipo. Il vero tunnel è quello di chi alimenta polemiche pretestuose prive di senso, proprio in un momento storico per la ricerca italiana!” Insomma, la polemica è entrata in un “tunnel” da cui è difficile venir fuori, per ora il ministro ha accelerato più veloce della luce verso le risate dei suoi studenti.