La Cassazione ha ridotto le pene alla maggior parte dei no global accusati di devastazioni e saccheggi nel corso delle manifestazioni anti G8 avvenute a Genova nel luglio 2001. Matteo Bianchi, segretario Generale Provinciale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia, ha così commentato:
Con la sentenza della Cassazione sui dieci no global già condannati in appello per reati gravissimi, benchè più morbida, si ristabilisce una verità importante: il G8 del 2001 non fu solo la scuola Diaz, ma fu anche devastazione e saccheggio, sistematici e senza alcuna giustificazione, a nocumento di ogni forma di libera manifestazione del pensiero. Ribadendo la nostra piena fiducia nell’attività della magistratura, non possiamo non constatare che innanzi agli enormi danni che la città di Genova subì, al punto tale da venir meno il diritto di pacifica convivenza dei cittadini, (i danni furono quantificati in decine di milioni di euro) solo due manifestanti vedranno aprirsi le porte del carcere. Per gli altri le pene sono state attenuate e dovranno essere ricalcolate le cosiddette attenuanti. Chi provocò dunuque la devastazione della città ligure? É possibile che su trecentomila manifestanti, solo 10 ebbero responsabilità per il saccheggio di una città? Nonostante ciò, alla luce delle sentenze sul G8, ribadiamo la necessità di voltare pagina e chiudere un lungo periodo di polemiche e scontri.
La pena è stata invece confermata per Alberto Funaro, condannato a 10anni e Ines Morasca, condannato a 6 anni e sei mesi. Per 5 imputati si spalancheranno subito le porte del carcere, dal momento che hanno avuti tutti condanne superiori ai 3 anni coperti dall’indulto. Per altri cinque imputati, invece, la sentenza ancora non sembra essere definitiva. La Corte d’appello di Genova dovrà applicare loro uno sconto di pena, riconoscendo le attenuanti.
Neanche 10 giorni fa la sentenza sui fatti avvenuti nella scuola Diaz ha confermato le condanne per falso a 16 funzionari e alti dirigenti della polizia che parteciparono al sanguinoso blitz avvenuto nella scuola.