Secondo alcuni esperti statunitensi intervistati da Scientific American in occasione del primo anniversario del disastro nucleare di Fukushima (11 marzo 2011), Giappone, le persone moriranno principalmente per attacchi di cuore e depressione, anziché per le radiazioni che sono rimaste tutto sommato ad un livello alquanto basso.
“In termini di impatto sulla salute la radiazione è trascurabile, causerà pochissime, se non nessuna morte, ma questo non vuol dire che l’incidente non abbia grosse ricadute sulla salute. Gli effetti indiretti sono grandi” ha spiegato Richard Garfield della Columbia University. “Non è minimamente complesso come il rilascio di radiazioni avvenuto a Chernobyl, dove il reattore ha espulso di tutto nell’aria in questo caso il rilascio è stato lento e limitato a pochi materiali radioattivi con un tempo di vita relativamente breve e facili da individuare” ha affermato Peter Caracappa del Rensselaer Polytechnic Institute.
Insieme a quello di Fukushima, l’unico disastro nucleare ad aver raggiunto il livello 7 della scala Ines è quello purtroppo celebre di Chernobyl del 26 aprile 1986. Tuttavia le autorità giapponesi stimano che il disastro, o meglio i suoi effetti, riguarderanno 360 mila bambini nel corso dei prossimi 20 anni. “La salute mentale però è la preoccupazione più significativa stress come quelli causati dall’evacuazione, incertezza e preoccupazioni su possibili sostanze tossiche invisibili sono legati a un rischio aumentato di problemi fisici come le malattie cardiache. Anche se il rischio da radiazioni è basso le persone sono preoccupate, e questo può portare anche a cambiamenti verso stili di vita poco salutari. Il tutto è peggiorato dallo stoicismo innato nella filosofia giapponese, per cui chi ha qualche problema potrebbe essere reticente nel manifestarlo a un medico” ha spiegato Seiji Yasumura, un gerontologo della Fukushima Medical University.
Ricordiamo che il disastro di Fukushima è una serie di 4 incidenti distinti che hanno colpito la centrale stessa a seguito del terribile maremoto e terremoto che ha colpito Tohoku lo scorso 11 marzo.
