Questa mattina il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza si è recato nella sede del Consiglio regionale del Lazio, alla Pisana, in cerca di documentazioni riguardanti l’inchiesta aperta dalla Procura sulla gestione dei fondi del Pdl che vede indagato l’ex capogruppo Franco Fiorito. Dalle prime indagini erano emersi bonifici di spese ingenti, acquisto di auto e vacanze in resort. Gli investigatori hanno intanto sentito come persona informata sui fatti il successore di Fiorito, Franco Battistoni. Fiorito si è autosospeso dal partito, come ha fatto sapere il segretario del Pdl Angelino Alfano al termine di una riunione nella sede nazionale del Pdl iniziata ieri mattina, protrattasi per tutta la giornata e poi riaggiornata a questa mattina. E’ stata perquisita anche la casa dell’ex capogruppo, che ha nominato suo legale l’avvocato Carlo Taormina.
Sembra che, in realtà, vi sia uno scontro in atto tra Fiorito e il suo successore Battistoni, e che Fiorito abbia già preparato una sorta di contro-dossier sulle spese dei singoli consiglieri regionali del gruppo. Si teme comunque che la questione sfugga di mano e che si trasformi in un terremoto politico per il Pdl alla Regione Lazio. Ora della vicenda se ne dovrebbe occupare direttamente il segretario Angelino Alfano. La presidente della Regione Lazio Renata Polverini, comunque, ieri sera aveva abbandonato la riunione poco prima delle nove, visibilmente contrariata: “Occorre fare al più presto pulizia, sono pronta a rompere” avrebbe detto.
In due anni Fiorito avrebbe fatto almeno 109 bonifici trasferendo fondi dal gruppo Pdl alla Regione sui suoi conti correnti personali, versati con la causale “Articolo 8 della legge regionale 14/98”, quella riguardante “il rimborso delle spese sostenute per mantenere il rapporto eletto/elettore”,per un totale di 753 mila euro. Vi sarebbero inoltre due auto acquistate per il gruppo Pdl e intestate a Fiorito, un soggiorno in un albergo di lusso da 30mila euro e 38 mila euro di pagamenti alla Telecom per “morosità residenziali o business di Fiorito.”
Il legale di Fiorito, Carlo Taormina, ha dichiarato intanto: “Attendiamo con pazienza e serenità, è una vicenda delicata. Ci avviamo al confronto con la Procura in assoluta tranquillità. C’è una cautela necessaria, da quello che mi sembra di capire i problemi sono di carattere giuridico, più che di accertamento dei fatti“. Quanto all’autosospensione, Taormina ha precisato: “E’ un gesto che non ho condiviso, credo lo abbia fatto per lasciare libertà a tutti, sia al partito, sia nei confronti dell’autorità giudiziaria. Io non lo avrei fatto.
Luca Fiorucci