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Fiat dice addio a Confindustria

Fiat dice addio a Confindustria

Marchionne ha annunciato la definitiva decisione di Fiat di uscire da Confindustria a partire dal 1 gennaio 2012. Il titolo Fiat precipita del 4%, Fiat Industrial al -3,27%.

” Cara Emma, negli ultimi mesi, dopo anni di immobilismo, nel nostro Paese sono state prese due importanti decisioni con l’obiettivo di crare le condizioni per il rilancio del sistema economico. Mi riferisco all’accordo interconfederale del 28 giugno, di cui Confindustria è stata promotrice, ma soprattutto all’approvazione da parte del Parlamento dell’Articolo 8 che prevede importanti strumenti di flessibilità oltre all’estensione della validità dell’accordo interconfederale ad intese raggiunte prima del 28 giugno. (…) Questo nuovo quadro di riferimento, in un momento di particolare difficoltà dell’economia mondiale, avrebbe permesso a tutte le imprese italiane di affrontare la competizione internazionale in condizioni meno sfavorevoli rispetto a quelle dei concorrenti. Ma con la firma dell’accordo interconfederale del 21 settembre è iniziato un acceso dibattito che, con prese di posizione contraddittorie e addirittura con dichiarazioni di volontà di evitare l’applicazione degli accordi nella prassi quotidiana, ha fortemente ridimensionato le aspettative sull’efficacia dell’Articolo 8. Si rischia quindi di snaturare l’impianto previsto dalla nuova legge e di limitare fortemente la flessibilità gestionale”.

Queste le parole del manager a capo di Fiat e Fiat industrial, che ha sottolineato le cause dell’uscita della maggiore potenza industriale italiana da Confindustria. Era però una addio annunciato, praticamente era solo questione di tempo prima che succedesse e quelle indicate da Marchionne sono in realtà solo dei plausibili pretesti. Fiat si sta trasformando in una multinazionale, in un colosso mondiale dell’automobile, che non ha tempo da perdere con le mediazioni di Confindustria con il governo ed i sindacati. Mediazioni che rappresentano gli interessi di molti tipi di aziende che a Fiat non interessano affatto.

Confindustria è un’associazione volontaria di liberi imprenditori. Prendiamo atto delle decisioni della Fiat pur non condividendone le ragioni, anche sotto il profilo tecnico-giuridico“. Così Viale dell’Astronomia commenta l’annuncio della Fiat, non comprese le ragioni di Marchionne o semplicemente si preferisce far finta di non capire per quieto vivere.

L’amministratore delegato della Fiat dal canto suo non se ne cruccia ed anzi si da’ da fare per annunciare che presto Mirafiori produrrà un suv a marchio jeep e l’istallazione degli impianti inizierà nel 2012, mentre la produzione comincerà nella seconda metà del 2013. Sempre nel 2013 la Fiat produrrà un nuovo motore benzina a iniezione diretta per l’Alfa Romeo nello stabilimento di Pratola Serra.

Neanche una parola sulle recenti prese di posizione politiche degli industriali, che secondo Sergio Marchionne non hanno minimamente influito sulla decisione di uscire da Confindustria, il maneger ha commentato elusivo: “per noi la Confindustria politica ha zero interesse. E questo lo continuo a ripetere ma c’é gente che cerca di trovare significati politici in quello che facciamo e diciamo. Siamo lontanissimi da tutto questo, siamo di una semplicità e innocenza eccezionali. Lo facciamo in modo onesto, fateci fare gli industriali.”

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