Giovanni Favia, il consigliere regionale emiliano espulso dal Movimento Cinque Stelle, si candida con Antonio Ingroia e sarà capolista di Rivoluzione Civile in Emilia Romagna. “Si, il programma di Ingroia è in linea con quello che ho sempre sostenuto e sotto il profilo politico mi è sempre stata garantita massima indipendenza” ha affermato l’ex grillino. Proprio oggi Ingroia, con una lettera sul suo blog, l’aveva invitato a decidere se candidarsi con il suo movimento, scrivendo: “Il tempo degli indugi è finito, serve coraggio”. Beppe Grillo, invece, commenta: “Non parlo di altre cose. Me l’aspettavo si, tutte me le aspettavo”. Lui invece, in una conferenza stampa, spiega:
“Per ora non mi dimetto da consigliere regionale, ma rimarrò a far parte del gruppo e non sarò operativo. Ad ogni modo se non verrò eletto in Parlamento presenterò le mie dimissioni irrevocabili di fronte all’assemblea semestrale del Movimento. Ho subito offese per il “fuorionda” e avevo deciso comunque di rimanere nei 5 stelle, ma per decisione non mia sono stato sbattuto fuori. Ho preferito quindi candidarmi con Ingroia anche se rimango un cittadino prestato alla politica”.
Per Ingroia, invece, il fatto che l’ex grillino abbia accettato la candidatura è “motivo di soddisfazione” e significa che la società civile “ha risposto al mio appello, ha deciso di entrare nelle istituzioni per cambiare il Paese“. Quanto ai rapporti con il Movimento Cinque Stelle, il magistrato palermitano spiega che la candidatura di Favia “non è segno di ostilità nei confronti del movimento di Beppe Grillo, ma un modo di raccogliere le stesse battaglie“. Federica Salsi, la consigliera comunale bolognese espulsa anche lei dal M5s e considerata ora vicina a “Rivoluzione Civile”, ha affermato invece: “Non mi stupisce, lui ha sempre avuto grande passione per la politica”. Per la Salsi, inoltre, il movimento di Ingroia “è un proseguio naturale del Movimento di Grillo“.
Una parte dei sostenitori di Rivoluzione civile non sembra però gradire la candidatura di Favia: durante la conferenza stampa, qualcuno gli grida “vergogna“, altri “questo è un doppio incarico“. Lorenzo Alberghini, rappresentante di “Cambiare si può“, la lista che ha sostenuto fino a pochi giorni fa la candidatura di Ingroia, lo contesta domandandogli: “Tu sei sempre stato contro i partiti e ora ti candidi con uno di loro?” Sul profilo facebook di “Rivoluzione Civile Bologna” viene pubblicata una nota con in allegato una foto che ritrae l’ex grillino mentre, dal palazzo della Regione Emilia-Romagna, filma il corpo del consigliere regionale suicida Maurizio Cevenini, e si afferma che molti attivisti, avendo avuto a che fare con Favia, ora disapprovano la sua candidatura, e si chiede che Ingroia “dichiari pubblicamente che Giovanni Favia non sarà nella sua lista elettorale”.