Una pagina Facebook e un video di sei minuti raccontano la storia di una ragazzina di 12, cui madre morì quando lei aveva 3 anni, crescendo tra abusi da parte del padre e bullismo sulla sua pagina Facebook. Alla fine, la ragazza si suicida. C’è solo un “piccolo” problema: tutto questo è falso.
La storia è stato realizzata da una studentessa di una scuola superiore che ha detto di aver creato la pagina Facebook, con il nome “Hailey Bennett”, e il video per un progetto di classe, nel quale si chiedeva agli studenti di mettere in evidenza una questione importante. Il progetto ha portato la 15enne Jessica Barba di Long Island (USA) ad essere sospesa da scuola per 5 giorni.
Un genitore in questione ha visto la pagina di Facebook, dopo che Jessica ha pubblicato un messaggio, fingendo di essere la 12enne, è scrivendo: “Voglio morire”. La polizia ha contattato la scuola e l’adolescente è stata portato nell’ufficio del preside. Jessica ha riferito di aver inserito un disclaimer sulla pagina Facebook e nel video,ma quando i funzionari della scuola hanno confrontato il suo con le stampe delle pagine, non hanno incluso le declinazioni di responsabilità, ha dichiarato la giovane a Matt Lauer di Today. La madre di Jessica ha cercato di mostrare ai funzionari della scuola che le pagine includono declinazioni di responsabilità, ma non è comunque riuscita a tirare Jessica fuori dai guai.