Il procuratore generale di New York ha avviato alcune indagini su alcune delle principali società di private equity, una delle quali sarebbe la Bain Capital, fondata da Mitt Romney, incoronato da qualche giorno come il grande avversario repubblicano di Barack Obama, nella corsa alla poltrona di Presidente degli Stati Uniti d’America. La notizia, riportata dal New York Times, arriva nel clou della campagna elettorale in vista delle presidenziali del prossimo mese di novembre e che potrebbero riconfermare, o meno, la presidenza di Obama.
Il sospetto, in ordine alle società indagate, sarebbe che queste abbiano abusato delle norme vigenti per ridurre i pagamenti delle imposte. Ragion per cui il procuratore Eric T. Schneiderman ha deciso di ottenere da tali società dei documenti che, a suo avviso, andrebbero a rivelare come queste abbiano “convertito alcune commissioni dagli investitori in fondi di investimento, sui quali vige un’aliquota fiscale più bassa rispetto al reddito ordinario”.
Secondo quanto riportato dal New York Times, alcuni manager delle società indagate (tra le quali figurano anche Kohlberg Kravis Roberts & Co, TPG Capital, Sun Capital Partners, Apollo Global Management e Silver Lake Partners) “temono che Schneiderman, democratico al primo mandato con legami con l’amministrazione Obama, stia cercando di imbarazzare l’industria a causa delle radici di Romney a Bain Capital”.
Lo staff di Mitt Romney ha tenuto a precisare che non ha mai beneficiato della pratica di usare lo stratagemma fiscale per ricevere dei fondi. “Investire commissioni è una pratica comune, accettata e totalmente legale. In ogni caso l’accordo siglato al momento della sua uscita non consente a Romney o al suo blind trust nulla del genere e posso confermare che né Romney né il trust ha mai usato tale pratica, né prima né dopo l’uscita da Bain Capital” ha sottolineato R. Bradford Malt, legale di Romney che gestisce gli investimenti e i fondi della famiglia.
