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El País licenzia 129 giornalisti via e-mail

El País licenzia 129 giornalisti via e-mail

Alcuni giornalisti del famoso quotidiano spagnolo El País hanno scoperto di essere stati licenziati, aprendo la loro casella di posta elettronica, dove hanno trovato un’e-mail che comunicava loro il licenziamento. È accaduto in queste ore, per la precisione, a 129 giornalisti.

Il quotidiano – il più diffuso in Spagna, con le sue 500 mila copie vendute al giorno – si trova in difficoltà da tempo e che potessero esserci dei licenziamenti in vista era qualcosa che si temeva già da tempo: il piano di tagli prevede, infatti, la riduzione di un terzo del numero dei dipendenti. Ad ogni modo, ciò che ha dato particolarmente fastidio ai giornalisti – fra cui spiccano diversi nomi storici della testata giornalistica – è stato il modo con cui è stato comunicato il licenziamento. Su Twitter, alcuni di loro hanno pubblicato diversi commenti di sfogo, con l’uso dell’hashtag “#NoAlEreDelPais“:

Ecco come il gruppo Prisa sta trattando la generazione che ha guidato il quotidiano negli anni del socialismo, del boom economico e delle conquiste sociali: li licenzia per e-mail, dimenticando tutti i valori di cui è portabandiera“.

Ramón Lobo, Enric González, Miguel Ángel Villena ed io stesso tra i veterani licenziati di El País. Io lavoravo lì da 30 anni“.

Sono alcuni dei tweet amari, quest’ultimo di Javier Valenzuela, uno dei giornalisti spagnoli più noto. E ancora:

La redazione di El País ha appena osservato un minuto di silenzio e continua a lavorare. Gli uffici della direzione sono spenti e vuoti“.

Ha scritto Jorge Marirrodriga. Il piano di tagli era già annunciato: il gruppo editoriale Prisa, infatti, ha perso 53 milioni di euro solo nel secondo trimestre del 2012 e, per questo motivo, sono stati previsti 129 licenziamenti e 21 prepensionamenti. Inoltre, per chi resterà in redazione ci sarà un taglio del 15 per cento alla busta paga.

Ed i dipendenti del quotidiano spagnolo? I giornalisti hanno programmato una serie di scioperi – che hanno avuto inizio il 25 ottobre scorso – e danno la colpa della crisi del giornale al presidente del gruppo editoriale, José Luis Cebrián, che avrebbe preso decisioni sbagliate:

El País sta morendo per colpa dei brogli del suo presidente, che ha blindato il suo stipendio da 14 milioni all’anno“.

Tutti gli stipendi dei giornalisti licenziati messi insieme non fanno quello milionario del presidente“.

Sono solo alcuni dei tweet in merito. Il gruppo Prisa, comunque, si difende ed assicura di aver fatto ogni tentativo prima di giungere alla drastica decisione che si è visto costretto a prendere.

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