Giro di vite per i dipendenti della Pubblica Amministrazione nell’ambito della lotta alla corruzione. Il nuovo Codice di comportamento approvato in questi giorni dal Consiglio dei Ministri prevede infatti che i dipendenti statali non potranno più accettare a titolo personale regali, compensi o altre utilità che superino i 150 euro di valore, compresi gli sconti offerti dalle aziende, dovranno limitare a ragioni di ufficio l’uso di auto di servizio, telefoni cellulari e altro materiale fornito loro dalla Pubblica Amministrazione e saranno soggetti all’obbligo di astenersi dallo svolgere qualsiasi attività che possa entrare in conflitto di interesse con le loro mansioni.
Il Codice contempla anche l‘obbligo di dichiarare eventuali partecipazioni azionarie, nonché quello di dichiarare l’appartenenza “ad associazioni e organizzazioni (esclusi partici politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento delle attività dell’ufficio”.
Il nuovo regolamento è stato pensato in attuazione della legge anti-corruzione del 2012, nel rispetto delle raccomandazioni Ocse in materia di integrità ed etica pubblica.
La violazione di questi doveri implica la responsabilità disciplinare e può diventare oggetto di licenziamento per giusta causa.