Da oggi più di 100.000 siti porno possono presentarsi online con il dominio .xxx di primo livello. Il nuovo suffisso è stato approvato lo scorso anno dalla Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, un’organizzazione no-profit che gestisce gli indirizzi internet. Il suffisso, lanciato da Icm Registry, così com’è già stato per l’introduzione di altri suffissi, quali “.gov”, “.edu”, “org”, dovrebbe garantire maggiore sicurezza agli internauti che, riconoscendo il tipo di sito che si sta per aprire, potrebbero evitare di incorrere per errore in siti porno.
Maggiore sicurezza è prevista anche per quanto riguarda il contenuto; i siti con suffisso .xxx saranno infatti scansionati giorno per giorno dagli antivirus McAfee, soprattutto se consideriamo che molti siti, a contenuto pornografico, sono spesso nascosti dietro altri link che possono celare virus o minacce per il pc. Un sospiro di sollievo sarà tirato anche dai genitori, che in tal modo potranno più facilmente bloccare la navigazione in rete ai figli, modificando le impostazioni di accesso ai vari computer di casa. Importante è da aggiungere che l’adozione del suffisso .xxx non è obbligatoria, ma nasce come opzionale in modo da facilitare la catalogazione dei siti internet. Non tutti però sembrano essere favorevoli a questa introduzione nel campo dei domini. Da un lato i gruppi religiosi ritengono che il nuovo dominio possa essere causa di un aumento notevole dei siti porno, dall’altro, invece, sono proprio alcuni siti di intrattenimento per adulti ad essere contrari. Uno su tutti “Playboy.com” che ritiene il suffisso .xxx denigrante e anticompetitivo per “quelle società che fanno business online”.