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Costi della politica: approvato il controllo esterno dei bilanci

Costi della politica: approvato il controllo esterno dei bilanci

La Giunta per il Regolamento ha approvato all’unanimità il testo presentato da Gianclaudio Bressa (Pd) e Antonio Leone (Pdl), apportando come unica modifica l’introduzione della verifica dei bilanci dei gruppi parlamentari tramite una agenzia specializzata che sarà individuata con bando pubblico. La decisione ha messo in tal modo a tacere le polemiche sorte negli ultimi giorni.
Nel testo originale, i due relatori, su indicazione di Gianfranco Fini, avevano previsto che fossero strutture interne alla Camera ad occuparsi della revisione dei conti. Successivamente, durante la riunione di mercoledì scorso della Giunta per il Regolamento, era subentrata un’altra valutazione, fondata sul fatto che essendo i gruppi parlamentari configurabili quali associazioni di deputati, il controllo sulla contabilità dovesse spettare al Collegio dei Questori.

 

 

Ciò aveva suscitato un coro di critiche da parte di diversi partiti: il Pd, l’Udc e l’Idv avevano dichiarato che avrebbero comunque fatto analizzare i propri bilanci da una società di revisione esterna.

Con l’integrazione del principio della verifica tramite agenzie specializzate individuate mediante bando pubblico, il testo, che verrà prossimamente presentato e votato in Aula, ha soddisfatto tutti i partiti, raggiungendo l’unanimità.

“La Giunta per il Regolamento – ha dichiarato con soddisfazione il presidente della Camera Gianfranco Fini – ha colmato una grave lacuna, perché fino a oggi, nel regolamento della Camera, non c’era alcuna norma relativa al controllo del bilancio dei gruppi”.

Per la precisione, la società di revisione sarà la medesima per tutti i gruppi parlamentari, verrà “selezionata dall’Ufficio di presidenza con procedura a evidenza pubblica” e dovrà appurare “la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili” ed esprimere “un giudizio sul rendiconto”.

In virtù del fatto che il testo sia stato approvato all’unanimità, Fini ha tenuto a sottolineare  che non vi è stato alcuno scontro fra chi volesse o meno i controlli esterni  e grazie a questa nuova norma “ci sarà quindi uniformità di giudizio e maggior trasparenza”.

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