Quello cominciato da poche ore a Roma sarà un sabato all’insegna dell’allerta sicurezza, essendo oggi la Capitale teatro di quattro appuntamenti, tra mattina e pomeriggio, per studenti, sindacati scuola, neofascisti di Casapound e antifascisti. L’obiettivo degli studenti è quello di raggiungere il Parlamento, a scapito dell’inviolabilità dei palazzi istituzionali. Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha riferito che gli studenti non hanno dato alcun preavviso sul corteo in partenza da piazzale Ostiense e, a tal proposito, ha dichiarato: “Non facciamo zone rosse, autorizziamo solo itinerari chiesti. Se qualcuno all’improvviso scende in piazza senza autorizzazione ci saranno contromisure.”
Il primo corteo, quello dei Cobas, è partito alle 10 da piazza della Repubblica in direzione piazza Santi Apostoli. Contemporaneamente, gli studenti sono partiti da piazzale della Piramide diretti verso il centro per un corteo, non preavvisato in Questura. Sempre oggi avrà luogo la manifestazione della Cgil in piazza Farnese per chiedere “la cancellazione delle nuove norme previste dalla legge di stabilità”. Nel pomeriggio, invece, i militanti di Casapound sfileranno alle 16 da piazza Mazzini fino a piazzale di Ponte Milvio. In piazza dell’Esquilino l’Anpi e la Federazione della sinistra hanno di contro organizzato un sit-in antifascista. Migliaia di persone per le strade romane, dunque; tutte per far valere le ragioni della protesta.
Pecoraro ha pertanto lanciato un appello affinché i cortei si svolgano nella maniera più pacifica possibile, dove le norme della Costituzione siano osservate e non si assista ad incidenti negativi così com’è capitato la volta scorsa. Queste le parole del Prefetto:
I luoghi sacri della democrazia come il Parlamento, sono inviolabili ha aggiunto il prefetto. Quando qualcuno senza preavviso intende fare attività diverse ci troviamo di fronte ad una manifestazione non autorizzata e scattano le denunce. Se poi ci sono problemi di ordine pubblico le forze dell’ordine non possono non intervenire a tutela delle istituzioni. Se una rappresentanza vuole raggiungere i palazzi delle istituzioni pacificamente può farlo ma previo accordo con le forze ordine.