Dopo l’audizione di ieri di ieri di Visco, il governatore di Bankitalia, oggi è stato a Federico Ghizzoni, ex ad di Unicredit a parlare di fronte alla commissione di inchiesta sulle banche. E Ghizzoni ha subito confermato l’incontro e la conversazione con Maria Elena Boschi, allora Ministro delle Riforme, ma senza pressioni.
L’incontro è avvenuto il 12 dicembre del 2014.
Boschi mi chiese se era pensabile per Unicredit un intervento su banca popolare dell’Etruria. Fu un colloquio cordiale, non avvertii pressioni da parte del ministro Boschi e ci lasciammo su queste basi. Da quel momento in poi non ci sono stati ulteriori contatti, le strutture continuavano a lavorare su un’ipotesi di acquisizione.
Ha confermato Ghizzoni confermando però di non aver avuto pressioni nel corso del colloquio.
Pressione sarebbe stata se mi avessero detto: ‘Acquisite Banca Etruria’. Le pressioni uno lo può sentire o non sentire. Certamente la risposta che diedi per me è una risposta al fatto che l’incontro non ha leso la nostra capacità di decidere in maniera indipendente.
Ha spiegato Ghizzoni che di fatto conferma in commissione quanto rivelato da Ferruccio De Bortoli qualche mese fa circa la richiesta della Boschi di una possibile acquisizione di Banca Etruria da parte di Unicredit, richiesta inusuale da parte di un membro del governo. Intanto Ghizzoni svela anche un dettaglio che era rimasto sconosciuto fino a questo momento.
Oltre al contatto con la Boschi, Ghizzoni su contattato via mail anche da Marco Carrai, grande amico dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, sollecitando l’ex ad sulle decisioni circa il dossier di Banca Etruria. Ghizzoni a quel punto decise di non chiedere chiarimenti su chi avesse coinvolto Carrai nel chiedere un sollecito su Etruria confermando di fornire alla banca la risposta al momento opportuno.