Si è svolta a partire dalle 18 di oggi a Roma, nei pressi di palazzo Grazioli, la manifestazione del Pdl di “solidarietà” verso il loro leader Silvio Berlusconi, dopo la sua condanna in Cassazione nel processo Mediaset. In realtà, nonostante fosse previsto l’arrivo di 500 pullman da tutta Italia, l’adesione è stata scarsa, avendovi partecipato solo 1500 persone circa. Il Pdl, però, in una nota ufficiale, ha fatto sapere che la manifestazione è andata “oltre ogni più rosea aspettativa”, e vi avrebbero partecipato 25 mila persone. Come annunciato, non era presente nessun membro del governo, ad eccezione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Micaela Biancofiore che ha affermato di “non vedere la motivazione dell’assenza” degli altri esponenti del Pdl facenti parte dell’esecutivo.
Tra i primi ad arrivare, Lara Comi, Renata Polverini, Lucio Malan, Laura Ravetto, e poi altri “fedelissimi” come Daniela Santanchè, Mariastella Gelmini, Maurizio Gasparri, e i capigruppo Brunetta e Cicchitto. Alle 18.15, dopo l’inno nazionale, è salito sul palco lo stesso Berlusconi, che ha preso la parola quasi commosso, ringraziando i presenti: “Il vostro affetto mi ripaga di tanti dolori. Se avete sfidato il caldo di un 4 agosto, sento di dovermi impegnare ancora per voi“. Il Cavaliere ha poi chiarito: “Questa non è una manifestazione eversiva”, e quanto al governo, ha spiegato, “deve andare avanti ed approvare i provvedimenti economici“, e poi ha dichiarato, mandando in visibilio la folla: “Vi devo dire, guardandovi negli occhi come ho fatto con i giudici, io sono innocente, non c’è mai stata una falsa fatturazione in Mediaset“.
L’ex premier è quindi tornato ad attaccare i giudici, con i soliti argomenti: “Una parte della magistratura appartiene a una corrente fortemente ideologizzata. Secondo loro la democrazia, il popolo, ce l’ha solo se c’è la sinistra al governo. La magistratura ha tentato per 20 anni di buttarmi fuori dalla politica, ora sono riusciti nel loro traguardo“. Berlusconi ha quindi ringraziato nuovamente i suoi sostenitori, e ha promesso: “Io resto qui, non mollo, combatteremo tutti insieme questa battaglia di democrazia e di libertà“. Il premier Enrico Letta, intanto, in merito al ribadito sostegno all’esecutivo, è apparso cauto: “Avremo modo di verificare i fatti concreti nei prossimi giorni”, ha spiegato, considerando che “quella che si apre è una settimana cruciale” per i provvedimenti da approvare.
Più duro il commento del Pd, per il quale “è il solito Berlusconi, con la solita doppiezza, che da una parte rassicura e fa la vittima, e dall’altra minaccia e usa toni inaccettabili verso la magistratura”. Intanto, a margine della manifestazione, è polemica fra il sindaco di Roma Ignazio Marino e il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto. Il palco allestito in via del Plebiscito, dal quale ha parlato Berlusconi, non sarebbe stato autorizzato: il Comune di Roma in una nota ha spiegato di non avere “ricevuto una richiesta in proposito. Il sindaco ne ha informato il Prefetto”. Parole che hanno mandato su tutte le furie Cicchitto, che ha replicato: “Con le sue polemiche di stampo burocratico il sindaco Marino dimostra di essere un cretino“.