Secondo una ricerca effettuata dal Laboratorio di Neuroimaging – presso la University of California, Berkeley – la privazione del sonno porterebbe ad ingrassare di più. Lo studio – che è stato presentato a “Sleep 2012“, un convegno annuale sul sonno – rivela che la mancanza di sonno compromette l’attività cerebrale nel lobo frontale, regione fondamentale per il controllo del comportamento e delle scelte, come quelle della selezione del cibo da mangiare.
La ricerca suggerisce, dunque, che la perdita di sonno può impedire di compiere scelte alimentari adeguate. La conclusione è arrivata dopo aver studiato 23 adulti sani, che hanno preso parte a due sessioni utilizzando la risonanza magnetica funzionale. Una sessione è avvenuta dopo una notte di sonno normale, mentre la seconda dopo una notte in cui i partecipanti non avevano dormito. Durante le sessioni, sono stati mostrati diversi cibi ai partecipanti, che dovevano dire quali gradissero di più rispetto ad altri.
Stephanie Greer – una delle ricercatrici dello studio – ha spiegato che la perdita di funzionalità del lobo frontale nella scelta del cibo può spiegare il legame fra perdita di sonno ed obesità. Quando si mettono sotto esame le relazioni tra sonno e metabolismo, è spesso difficile poter determinare se sono le condizioni metaboliche a condizionare il sonno o se sono, invece, la quantità e la qualità del sonno a condizionare il metabolismo. La mancanza di un sonno adeguato pare, comunque, incidere sui meccanismi fisiologici che regolano il bilancio energetico, come l’appetito, la sete ed il dispendio energetico.