Forse non tutti se lo sarebbero aspettato, ma pare che, a fare i conti con la crisi economica non ci siano solo i comuni mortali, ma anche un ex ministro della Repubblica italia come Renato Brunetta. L’ex ministro della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione del governo Berlusconi si è difatti lamentato dell’operato del Governo Monti asserendo di essere finito quasi sul lastrico per colpa della tassa sulla prima casa introdotta proprio da Monti e dai suoi ministri tecnici. Queste le parole di Renato Brunetta intervistato da Tgcom 24:
Io sto pagando la seconda rata dell’Imu e i soldi non li ho, sono stato costretto chiederli in banca. La pagheremo cara, Monti ha sbagliato.
Evidentemente, sebbene il patrimonio immobiliare di Brunetta, proprietario di diverse abitazioni in costiera amalfitana, non sia certo misero, la batosta economica determinata dall’Imu è stata così pesante da indurre colui che si era scagliato contro i fannulloni del Belpaese, a chiedere aiuti alle banche.
Continua a lamentarsi, poi, l’ex ministro, in una nota pubblicata sul suo sito:
Ricordo al presidente Monti che la letteratura economica più accreditata sostiene che uno degli elementi determinanti per valutare la sostenibilità del debito pubblico per ciascun paese è il tasso di crescita e che, se si attuano politiche che bloccano la crescita, si finisce per ridurre la credibilità del paese, la sostenibilità di medio-lungo periodo del suo debito pubblico, e quindi il suo merito di credito.
Del “povero” Brunetta si è occupato anche Maurizio Crozza nella sua consueta copertina del martedì sera che apre la puntata di Ballarò su rai 3. Il comico genovese si preoccupa delle condizioni economiche dell’ex ministro tali da suscitare enorme tenerezza. Rivolgendosi, pertanto, al conduttore della trasmissione Giovanni Floris, Crozza dice:
Ma non fa tenerezza, non vi fa venire voglia di mettere la mano in tasca e tirare fuori… una clava?