Erjon Hyseni, una bambina di soli due anni, cade in terra, ormai senza vita, dopo esser stata colpita dalle montagne russe del parco giochi. La piccola stava giocando sui castelli gonfiabili di un luna park di Ducketts, nel maggio del 2009, quando scomparve dalla vista del padre. Pochi istanti dopo si diresse nei pressi delle montagne russe, morendo per le gravi lesioni alla testa. Kevin Kite, manager del parco divertimenti, ha detto che intorno alle montagne russe era stata apposta una recinzione, proprio per proteggere i più piccoli e che, eventualmente, i tecnici si sarebbero accorti, durante i controlli di sicurezza giornalieri, della presenza di lacune all’interno del recinto. Come ha dichiarato l’uomo, “Se mi fossi accorto di una cosa simile, avrei chiuso la giostra e fatto installare le fascette di sicurezza, sostituendo quelle deteriorate”.
L’avvocato Marc Willems, che difende la famiglia della bambina, ha detto che il padre di Erjon, il signor Hyseni, sarebbe corso sul posto per aiutare la bambina, senza rimuovere alcuna protezione. Il legale, inoltre, ha detto che sta studiando come una bambina di due anni si sia potuta introdurre nelle montagne russe, nonostante le dovute protezioni. La ragazza che si occupava di visionare i bambini, Laurie-Anne Kite, di 21 anni, ha dichiarato di aver aiutato Erjon a togliersi le scarpe, prima di farla giocare nei castelli gonfiabili e di aver perso di vista la bambina, che si era diretta verso le Go-Gator e di aver sentito, in seguito, le grida di una signora che si trovava sul luogo dell’incidente. I paramedici hanno tentato di rianimare Erjon ma, una volta giunta in ospedale, la bambina è stata dichiarata morta.
Alla giuria sono state mostrate anche le immagini a circuito chiuso che riprendono gli addetti del pronto soccorso mentre corrono verso le montagne russe e l’arrivo della bambina col padre al parco giochi. L’udienza continua: è stato sentito il padre della bambina e i proprietari del circuito fieristico.