Il prossimo mese di settembre avrà un’importanza capitale per la Banca Popolare di Bari, ma sono in programma altre operazioni altrettanto fondamentali. Come ad esempio sono previste altre cartolarizzazioni da quasi un miliardo di Npl entro la fine dell’anno. Non è finita qui, dal momento che si intravedono spiragli decisamente positivi anche per delle collaborazioni distributive con player internazionali rispettati.
Sono trascorse poche ore da quando l’assemblea dei soci ha dato l’ok all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2017 e già si pensa fortemente alla fine dell’iter che porterà finalmente la Popolare di Bari all’adeguamento alla riforma delle cooperative voluta dal Governo Renzi. Un passaggio, però, che non comporterà anche la perdita di ogni legame con il territorio, come confermato anche dal presidente Marco Jacobini, che ha voluto rimarcare proprio come verrà mantenuto ad ogni costo lo spirito cooperativo.
L’obiettivo sarà quello di aumentare la redditività, coniugandola con la territorialità. Chiaramente il passaggio a Spa è stato ritardato fin troppo, per colpa dello stallo legate ai vari ricorsi al Consiglio di Stato, ma l’ok dalla Consulta lo scorso 21 marzo ha sbloccato tutto. L’incertezza di questa situazione, però, non si può certo dire che non abbia pesato sulle spalle dell’istituto pugliese.
Spostando il discorso alle sofferenze, in seguito alla cartolarizzazione per 350 milioni di euro completata nella seconda parte dell’anno scorso, a breve la Banca più importante del Mezzogiorno continuerà i programmi previsti, con la cessione di altri Npl per circa 1 miliardo di euro. Una mossa che sarà utile per passare, a livello complessivo di gruppo, dal 25% a sfiorare il 15%. Operazioni molto importanti anche per la struttura e la solidità della banca, che riuscirà chiaramente a presentarsi in maniera diversa rispetto a possibili investitori, inclusi anche i fondi. Il tutto dopo aver approvato quello che sembra esattamente l’ultimo bilancio prima del passaggio a Spa.