Un numero eccessivo per lo spazio a disposizione. Ci riferiamo alla presenza dei detenuti nelle carceri del Lazio, che sono molti più rispetto a quelli che le carceri potrebbero e dovrebbero contenere. I numeri parlano chiaro: nei 14 istituti della Regione Lazio i reclusi sono 7130, ovvero 2300 in più rispetto ai 4838 posti a disposizione. I dati sono stati comunicati dal Garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, che ha sottolineato come nelle ultime tre settimane il numero dei detenuti sia lievitato ulteriormente, di oltre 60 unità, r addirittura di 300 unità da maggio scorso.
Cifre che lasciano pensare, ma che soprattutto preoccupano per quel che riguarda la capienza delle strutture, e le condizioni in cui sono costretti a stare i detenuti. La sensazione, comunque, è quella che nella Regione del Lazio il numero di carcerati sia aumentato molto più che nelle altre regioni d’Italia: dal 30 agosto a oggi, infatti, si registra un aumento dello 0,8% contro lo 0,2% del resto della penisola. Una percentuale decisamente superiore. Allo stesso modo, il tasso di sovraffollamento nel Lazio è del 147%, contro il 146% delle carcere delle altre regioni. Una cifra superiore a quella delle altre zone, anche se di appena un punto percentuale.
”Dietro i numeri ci sono le persone – ha detto il Garante – è per questo che dati e percentuali non riescono a rendere, in tutta la sua dimensione, il dramma che si sta vivendo nelle 14 carceri della regione: a Regina Coeli i detenuti sono 1035, 30 in più rispetto a 20 giorni fa ed oltre 300 oltre la capienza regolamentare. Ma il dato non tiene conto che due sezioni, la V e la VI, sono chiuse, e i posti disponibili sono di meno. E a Velletri per accogliere i 573 detenuti presenti e’ stato appena aperto il III piano del nuovo padiglione detentivo e già si parla di aprire anche il IV, nonostante ci siano in servizio solo 195 agenti di polizia penitenziaria e 4 educatori”.
Come ha ricordato Marroni, i diritti dei detenuti non sarebbero completamente tutelati, in condizioni di sovraffollamento, e lo Stato, secondo il Garante “ha nei fatti abdicato alla sua funzione di garantire il recupero sociale del detenuto, stabilita dalla Costituzione”.
Considerando la situazione nazionale, i carcerati sono nel complesso 66.138 (di cui 2834 donne), mentre i osti disponibili sarebbero appena 45.599. Per fare un ulteriore confronto, nel Lazio sono reclusi 6595 uomini e 466 donne. Gli stranieri rappresentano il 40% dei carcerati, e quasi metà dei reclusi è in attesa di ricevere giudizio definitivo.