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Allarme bomba all’Università di Bari: evacuati studenti e personale

Allarme bomba all’Università di Bari: evacuati studenti e personale

Tutte le facoltà dell‘Università di Bari e il Politecnico sono state evacuate questa mattina in seguito ad un allarme bomba che è stato lanciato questa mattina, su segnalazione di una telefonata anonima. Studenti e personale dell’università stanno uscendo dall’università nel centro del capoluogo pugliese e nelle altre zone periferiche per consentire alle forze dell’ordine di eseguire i controlli e accertare l’effettiva presenza di un ordigno. La segnalazione anonima è giunta al 113. “Dopo l’attentato di Brindisi viviamo un periodo delicato, il clima non è dei migliori e quindi ho preferito non correre rischi. Per ragioni di sicurezza ho deciso di far evacuare tutti gli edifici” ha spiegato il rettore dell‘Università Corrado Petrocelli, che ha aggiunto: “Nel giro di 20 minuti le sedi sono state liberate. Ora sono al lavoro gli artificieri. Forse sarà uno scherzo di un buontempone, ma la cautela in questi casi è un dovere assoluto”.

La stessa decisione è stata presa dal rettore del Politecnico, Nicola Costantino. Al Campus l’allarme è stato maggiore per la presenza, nella facoltà di Chimica, di sostanze potenzialmente letali in caso di esplosione. Al Campus l’allarme è stato maggiore per la presenza, nella facoltà di Chimica, di sostanze potenzialmente letali in caso di esplosione. A palazzo Ateneo studenti e personale amministrativo si sono fermati nei giardini di piazza Umberto e piazza Cesare Battisti. “Un deflusso ordinato. Per quanto l’allarme ci sia sembrato remoto, la nostra responsabilità ci impone di evitare qualunque tipo di pericolo” ha spiegato il direttore amministrativo Giorgio De Santis. All’Ateneo barese stamattina alle 11 era in programma la presentazione del rapporto statistico annuale dell’Ipres “Puglia in cifre 2012” con il governatore pugliese Nichi Vendola.

L’allerta è massima dopo l’esplosione dinanzi all’istituto professionale Morvillo-Falcone di Brindisi che ha causato la morte della giovane Melissa Bassi e il ferimento di altre 5 studentesse, causando un’ondata di terrore e indignazione in tutto il Paese.

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