Un decreto che segnerà un giro di vite nel settore sanità e salute, quello approvato la sera del 5 settembre dal Consiglio dei Ministri, e a cui è stato dato l’ok dopo oltre sei ore di seduta. Si tratta del decreto sanità del ministro Renato Balduzzi, un decreto che comprende una serie di misure tra cui quella che riguarda i medici di famiglia, che dovranno organizzarsi in squadre per garantire assistenza territoriale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Le misure del decreto sono state ridotte a 16 dalle 27 pensate inizialmente, e tra i punti fondamentali anche quello relativo ai giochi d’azzardo e alle ludopatie, per cui è stato stabilito che le sale da gioco (ma solo quelle che devono ancora aprire) dovranno sorgere ad almeno 200 metri da scuole, atenei, centri di culto e ospedali. Nel decreto, invece, non è stata inserita la norma inizialmente ipotizzata di multare bibite gassate e zuccherine, mentre si obbliga, dal 1 gennaio 2013, di inserire almeno il 20% di succo naturale negli analcolici a base di frutta. Rimane, invece, la misura antifumo: previste multe fino a 2000 euro per i tabaccai che vendono sigarette o tabacco ai minorenni.
Le misure del decreto Balduzzi riguardano anche le nomine dei dirigenti e la responsabilità professionale, e di particolare interesse sono quelle cosiddette “intramoenia” cioè inerenti le attività libero-professonali dei medici all’interno delle aziende sanitarie, le quali devono fare una ricognizione degli spazi disponibili ed eventualmente autorizzare i medici a usare studi professionali esterni. Di rilievo c’è che tutta l’attività verrà messa in rete, rendendo trasparenti e tracciabili i pagamenti effettuati dai pazienti. Parte degli importi riscossi, inoltre, sarà destinata anche (oltre che ai medici naturalmente) a coprire le spese delle aziende ospedaliere.
Tra le novità, inoltre nuove misure in materia farmaceutica, come la razionalizzazione del prontuario farmaceutico. Attenzione poi per quanto riguarda l’aggiornamento dei Lea (livelli essenziali di assistenza) tenendo conto anche delle nuove patologie emergenti.
Nel decreto, infine , interventi anche in tema di certificati per l’attività sportiva, sicurezza alimentare e sanità veterinaria, edilizia ospedaliera e ricerca sanitaria.