Punita per aver vissuta una storia d’amore. La ragazza, protagonista della storia, si chiama Sabera, è afghana e ha 16 anni. Secondo quanto riferito dalla responsabile provinciale del dipartimento delle Donne, Shukuria Wali: “In base alle informazioni di cui disponiamo, Sabera è stata ricoperta con un tessuto bianco e poi fustigata davanti agli anziani del suo villaggio e ai membri della sua famiglia. Mi hanno riferito che adesso è in cattive condizioni di salute”.
La vicenda risale allo scorso 9 settembre precisamente nel distretto rurale di Jaghuri, una zona sotto il controllo del governo rispetto alle altre aree dominate dai talebani o dagli sciiti dell’etnia hazara, leggermente più liberali rispetto ad altre comunità per quanto riguarda i diritti sulle donne. Il ragazzo frequentato da Sabera è stato invece condannato al pagamento di una pena pecuniaria che ammonta a circa 1.600 dollari. Il governatore del distretto, Zafar Sharif, ha confermato i fatti, aggiungendo che una delegazione è stata inviata nel distretto in questione per condurre un’inchiesta.
In Afghanistan, la definizione di relazione amorosa, comunque di legame, differisce molto da quelle alle quali siamo abituati in Occidente. È infatti considerato come atto da punire anche il solo e semplice fatto di porsi al di fuori del controllo della famiglia, anche in mancanza di un vero e proprio contatto fisico. Ogni mese in Afghanistan vengono registrati numerosi crimini violenti contro le donne, soprattutto nelle zone rurali dominate dalla tradizione, nonostante una grossa presenza decennale delle potenze straniere.
L’ong Oxfam rivela che l’87% delle afghane afferma di avere subito violenze fisiche, sessuali o psicologiche, oppure di essere state obbligate a sposarsi. Ricordiamo che, nello scorso mese di luglio, proprio dall’Afghanistan ci giunse la notizia di una donna uccisa in pubblico con 5 proiettili sparati a distanza ravvicinata dai talebani. L’esecuzione è avvenuta in un villaggio della provincia di Parwan, non molto distante da Kabul.