Si ha sempre fretta quando dopo nove mesi di gravidanza si ravvisano le condizioni di un parto imminente e le doglie si fanno impellenti, quindi appena il papà di Alessandro ha capito che sua moglie aveva rotto le acque ha chiamato l’ambulanza e si ci è messo alle calcagna per arrivare in ospedale. Aveva fatto i conti senza Alessandro però, che giustamente doveva avere una gran fretta di iniziare la vita ed ha quindi deciso di nascere durante il tragitto.
Dopo la nascita, avvenuta fortunatamente senza nessuna complicazione i sanitari hanno fermato l’ambulanza permettendo così alla mamma ed al padre di abbracciare il proprio bambino, nasce la domanda: in quale comune è nato il piccolo? Il tragitto infatti verso l’ospedale era fra i vicini comuni di Tezza sul Brenta e Bassano del Grappa e visto che l’ambulanza era su per giù a metà percorso cosa segnare sui documenti del piccolo Alessandro?
Al momento la cosa non importa particolarmente alla neo-mamma ed al neo-papà, i quali sono contenti che tutto sia andato bene nonostante l’impazienza del nuovo membro della famiglia. Adesso si stanno godendo il momento e penseranno dopo alle formalità burocratiche necessarie.
Probabilmente sarà necessario indagare sul punto preciso in cui è nato il pupo, che verrà individuato chiedendo ad uno dei comuni interessati di controllare la mappa del territorio comunale. Il problema è dato dal fatto che la legge non ammette imprecisioni al riguardo e non si potrà assumere che il posto in cui si sono fermati per far sapere al padre del lieto evento sia quello esatto. Sarà necessario chiedere ad un esperto di calcolare la velocità del mezzo ed utilizzare l’orario di partenza e quello della nascita per stimare il punto del tragitto in cui si questa si è effettivamente verificata. Tutto solo per dire se è nato a Tezza oppure a Bassano… Burocrazia!