Un massiccio guasto tecnico che ha interessato Amazon Web Services (AWS), la divisione di cloud computing del colosso Amazon, ha innescato una vasta e significativa interruzione dei servizi internet a livello globale. AWS fornisce l’infrastruttura informatica fondamentale su cui poggiano innumerevoli app e siti web in tutto il mondo; di conseguenza, il problema ha provocato un “effetto domino” che ha paralizzato una moltitudine di piattaforme di ogni settore.
Cosa succede ad Amazon Web Services (AWS)
Tra le vittime più note del blackout ci sono alcune delle applicazioni più popolari al mondo, come i social media Snapchat, la piattaforma di apprendimento delle lingue Duolingo e il gigante del gaming Roblox. Tutti questi servizi, così come molti altri, si affidano all’infrastruttura cloud di AWS per il loro funzionamento quotidiano. AWS ha ufficialmente riconosciuto il problema, riferendo di “tassi di errore e latenze aumentati” per diversi servizi, in particolare nella sua critica regione di data center di US-EAST-1 in Virginia, e ha immediatamente avviato gli interventi tecnici per risolvere la situazione.
L’entità del disservizio è stata confermata da siti di monitoraggio come downdetector.com, che ha registrato picchi simultanei di segnalazioni di interruzione per una vasta gamma di piattaforme che utilizzano il cloud di Amazon. L’impatto si è manifestato in modo esteso in diverse aree geografiche.
Nel Regno Unito, ad esempio, i disagi hanno coinvolto siti web di istituzioni finanziarie di primo piano, come le banche Barclays, Lloyds e Bank of Scotland, e persino il sito dell’istituzione fiscale HMRC, l’equivalente britannico dell’Agenzia delle Entrate, rendendoli irraggiungibili per molti utenti. Le ripercussioni si sono fatte sentire anche in Italia, dove app e servizi come Canva e la piattaforma di intelligenza artificiale Perplexity, insieme a popolari titoli di gaming come Roblox, Clash Royale, Clash of Clans e Brawl Stars, hanno riscontrato problemi di malfunzionamento.
Negli Stati Uniti, il ventaglio di servizi colpiti è stato altrettanto ampio e diversificato, includendo l’app di sicurezza domestica Ring (anch’essa di proprietà di Amazon), l’app di streaming anime Crunchyroll, il celebre videogioco Fortnite e piattaforme di video streaming di rilievo come Max e la stessa Prime Video di Amazon. Nonostante l’estensione del danno, il sito Downdetector ha già iniziato a mostrare segnali che indicano il graduale ritorno alla normalità per diversi servizi, un indizio che gli sforzi di AWS per mitigare l’interruzione stanno iniziando a dare i loro frutti.
L’episodio, tuttavia, sottolinea ancora una volta l’enorme dipendenza globale da pochi grandi fornitori di cloud computing e quanto sia vulnerabile il panorama digitale in caso di guasti alle infrastrutture centrali come quelle di Amazon Web Services.
