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Bullismo a Rimini: 13enne aggredita con botte e sputi

Bullismo a Rimini: 13enne aggredita con botte e sputi

Ennesimo episodio di bullismo nei confronti di un minore e perpetrato, ancora una volta, da una banda di soggetti tutti minorenni. Protagonista di una storia è una ragazzina di 13 anni che è stata aggredita da 4 ragazzine e un ragazzo, tutti minori, a Rimini, dinanzi all’ingresso del centro commerciale Le Befane. La giovanissima è stata aggredita con calci, sputi e spintoni da quattro ragazze e un ragazzo, di età compresa fra i 14 e i 16 anni. Secondo quanto ricostruito dalla polizia e reso noto da media locali, alla base dell’aggressione ci sarebbe un motivo decisamente banale.

Sembra che la ragazzina, infatti, stesse bevendo una bibita che poi non aveva voglia di finire e avesse chiesto agli altri se la volessero. Al loro rifiuto, la ragazzina li avrebbe guardati male. Questo sarebbe stato l’evento che avrebbe dunque scatenato l’ira dei cinque giovani che avrebbero poi accerchiato la 13enne, prendendola a spintoni, calci e pugni.

Sembra, inoltre, che il gruppetto di bulli le abbia anche rovesciato addosso della birra, volendola poi far inginocchiare al fine di chiedere “perdono”. Alcune amiche della giovanissima, testimoni dell’accaduto, l’avrebbero poi invitata a scappare e la ragazzina si sarebbe dunque rifugiata nel bagno del centro commerciale dove sarebbe scoppiata dapprima a piangere, salvo poi svenire per la tensione accumulata. La ragazzina è stata trovata da una donna che ha poi allertato il 118 e la polizia. Le indagini, che sono state svolte dall’ufficio della divisione anticrimine, hanno permesso di identificare e denunciare presso il tribunale minorile di Bologna i cinque ragazzini responsabili dell’aggressione. I 5 minori devono ora rispondere di lesioni, ingiurie, minacce, violenza privata e omissione di soccorso.

Secondo quanto asserito dagli investigatori, le ragazzine hanno ammesso di aver aggredito la ragazzina ma di non sapere effettivamente cosa averssero fatto. Agli inquirenti, infatti, hanno continuato a dire che si trattava solo di uno scherzo.

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