Il paracadutista austriaco Felix Baumgartner è riuscito nel suo intento di sfidare i limiti umani e infrangere il muro del suono lanciandosi in caduta libera da oltre 39.000 metri di quota, superando la quota di lancio prevista di 36.576 metri e battendo il record di uomo più in alto senza un velivolo, detenuto dal 1960 dal colonnello dell’aeronautica Usa, Joe Kittering, che si era lanciato da 31.333 metri.
Per raggiungere la quota stabilita, lo staff dell’austriaco aveva previsto una traversata che sarebbe durata dalle due alle tre ore, infatti il pallone che porta la capsula, partito alle 17.30 ora italiana, è arrivato a 39.060 metri esattamente dopo 2 ore e 37 minuti. Raggiunta la quota di lancio, il paracadutista si è tuffato nel vuoto alle 20.08, aprendo il paracadute dopo pochi minuti e toccando terra alle 20.16.
Felix Baumgartner, poco prima di lanciarsi, ha avuto la freddezza di inviare un messaggio su Twitter: “100% adrenalina”. Poi è diventato ufficialmente il primo essere umano ad aver infranto il muro del suono in caduta libera, che a quella quota corrisponde a 1.110 km/h.
L’impresa dell’austriaco, 43 anni, è stata sponsorizzata da Red Bull, che ha reso anche possibile la visione del lancio in streaming grazie alle riprese effettuate da quasi 30 telecamere installate a terra, su un elicottero e sulla capsula-mongolfiera stessa. Per precauzione, tuttavia le immagini sono state trasmesse con 20 secondi di ritardo, in modo da poter interrompere la trasmissione nel caso in cui il paracadutista avesse subito un grave incidente.
Si è trattato del secondo tentativo, questa volta andato a buon fine, dopo che il primo è fallito a causa delle condizioni meteorologiche avverse: perché il pallone gonfio d’elio fosse in grado di salire fino a quella quota in assoluta sicurezza senza subire rotture improvvise, occorreva infatti che vi fosse una quasi totale assenza di vento, come è stato appunto nella giornata di oggi.