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Afghanistan, assalita la base del principe Harry: morti 2 marines

Afghanistan, assalita la base del principe Harry: morti 2 marines

Sono almeno due i marines americani ad essere morti in un attacco sferrato dai Talebani nella base a guida britannica di Camp Bastion, nella provincia di Helmand nel sud dell’Afghanistan. Nella base è di servizio da qualche giorno il principe Harry, che secondo l’Isaf è incolume. I due marines rimasti uccisi, invece, facevano capo a Camp Leatherneck, base delle forze Usa nella provincia di Helmand, adiacente alla base di Camp Bastion.

Un portavoce dei talebani, Qari Yousf Ahmadi, ha rivendicato l’attacco al quale avrebbero partecipato “decine di mujahideen“, asserendo che “lo scopo di questo attacco era la vendetta contro gli americani per il film anti-profeta”. Un portavoce della Nato ha riferito che almeno 20 guerriglieri militari sono rimasti uccisi nell’attacco che i talebani hanno perpetrato con lancio di granate ed armi leggere. Danneggiati anche alcuni piccoli velivoli presenti nella base. Il principe Harry oggi compie 28 anni. Già nelle scorse settimane, il nipote della Regina Elisabetta II è finito nel mirino dei talebani che avevano espresso la volontà di ucciderlo o catturarlo, come aveva annunciato un portavoce dei ribelli, Zabiullah Mujahid. 

Le proteste nascono dalle reazioni al film statunitense che dissacra la figura di Maometto e che è stato giudicato estremamente blasfemo dai seguaci dell’Islam. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha ovviamente condannato con fermezza la serie di attacchi e violenze contro ambasciate e consolati degli Stati Uniti ed altri paesi occidentali nel mondo arabo. Ricordiamo che l’ambasciatore americano in Libia, Chris Stevens, è morto proprio per mano di un attentato nei giorni scorsi. Il Consiglio ha affermato che “questi atti non sono giustificabili qualsiasi sono le loro motivazioni“, ricordando i principi fondamentali che tutelano l’inviolabilità delle sedi diplomatiche.

Nel frattempo, la polizia di Los Angeles la notte scorsa ha prelevato dalla sua abitazione Nakoula Basseley , l’uomo ritenuto l’autore del film su Maometto che ha provocato le sanguinose proteste del mondo arabo, per interrogarlo.

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