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Figlio del pentito sciolto nell’acido. Ergastolo per cinque boss mafiosi

Figlio del pentito sciolto nell’acido. Ergastolo per cinque boss mafiosi

E’ stata emessa la sentenza per il sequestro e l’omicidio di Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito di mafia Santino Di Matteo. Il piccolo fu ucciso e sciolto nell’acido dopo quasi due anni di prigionia, nel 1996. Il verdetto, dei giudici della seconda sezione della Corte d’Assise di Palermo è arrivato dopo quatto ore di riunione in camera di consiglio, nell’ aula bunker del carcere Pagliarelli, sempre di Palermo.

Ecco pene e motivazioni della sentenza. Carcere a vita per 5 boss mafiosi: Matteo Messina Denaro, Giuseppe Graviano, Francesco Giuliano, Salvatore Benigno e Luigi Giacalone. Condanna a 12 anni di reclusione per il pentito Gaspare Spatuzza, a cui è stata valutata e riconosciuta la collaborazione offerta agli inquirenti ed altre attenuanti generiche. Il pentito, però, si è visto aumentare la pena richiesta dalla procura, la pena è passata da 10 a 12 anni.

Oltre agli ordini di carcerazione inflitti, i giudici hanno anche riconosciuto una pena di natura pecuniaria a favore della madre e del fratello della vittima, che si erano costituiti parti civile. Infatti, a  Francesca Castellese e Nicola Di Matteo sono stati riconosciute, rispettivamente la somma di 80 e 50 mila euro. Il padre, aveva desistito dall’intento di costituirsi parte civile per evitare proprio problemi ad entrambi.

Quindi, sono state praticamente tutte le richieste fatte il 7 novembre scorso dal pm Fernando Asaro, tranne per l’aumento di pena inflitto al pentito Spatuzza. Per i giudici, tutti e sei gli imputati erano “perfettamente consapevoli”  che visto il rifiuto a non desistere dal collaborare con la giustizia del boss Santino Di Matteo, il piccolo, una volta sequestrato, sarebbe stato anche ucciso.

Il figlio del boss, subì l’orrenda morte, poiché nonostante il sequestro avvenuto il 23 novembre del 1996, il padre continuò a collaborare con la giustizia. Fu così deciso di porre fine alla sua vita sciogliendolo nell’ acido. Inoltre, i sei imputati dovranno pagare le spese processuali sostenute dalle parti civili, e cioè 11.885,99 euro.

 

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