Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
On. Stracquadanio: “Sfigato chi guadagna 500 euro al mese”

On. Stracquadanio: “Sfigato chi guadagna 500 euro al mese”

Ormai sembra quasi una “gara” dell’offesa gratuita. Dai bamboccioni ai “28enni sfigati” del vice ministro Martone, non sono certo mancate negli ultimi tempi le invettive verso le classi più “sfortunate” o “meno produttive”, dipende dai punti di vista, della nostra società.

Ora è il turno del parlamentare del Pdl Giorgio Stracquadanio, che ha gettato altra benzina sul fuoco riguardo la ormai sempre più accesa questione dei giovani ed il lavoro. Difatti, il parlamentare, intervenendo alla trasmissione “Punto e a capo” in onda su Class Tv, ha definito “sfigati, chi per varie ragioni guadagna 500 euro al mese”.

Ecco quanto ha affermato Stracquadanio: “Se fosse vero avremmo i morti di fame per le strade. Si tratta di una piccola quota di popolazione che hanno pensioni sociali più basse. Sono stufo di una retorica piagnona. Non esiste guadagnare 500 euro al mese. Ma chi li guadagna? Ma quali giovani precari! La media dei consumi di telefonia mobile, il telefonino cosa che hanno tutti nelle mani, vediamo che non basterebbero quelli. Chi guadagna 500 al mese è una minoranza ed è uno sfigato che non è stato capace”.

Ma non finisce qui, visto che il conduttore della trasmissione, si “ribella” alla veridicità dell’affermazione dl e parlamentare, Stracquadanio pensa bene di approfondire la sua esternazione, spiegando anche i motivi che ne sono alla base:  “Chi guadagna 500 euro non si dà da fare. C’è un cospicuo numero di persone che percepisce questa pensione ma sono aggiuntive ad altri redditi o aggiuntive ad una condizione di vita familiare dove quello è un reddito in più. Sfigati sono quelli che hanno avuto una qualche sfortuna nella loro vita e non si danno da fare. Chi guadagna 500 euro non si dà da fare. C’è un cospicuo numero di persone che percepisce questa pensione ma sono aggiuntive ad altri redditi o aggiuntive ad una condizione di vita familiare dove quello è un reddito in più”.

Inutile dire che l’ennesima affermazione “irriguardosa”, che ancora una volta etichetta in maniera negativa una cospicua parte della popolazione, ha già scatenato il tam tam mediatico di coloro che o si sentono direttamente colpiti da quest’affermazione o che si trovano in disaccordo con Stracquadanio.

Tra tutti, è arrivata già la risposta di  Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Udu , l’Unione degli Universitari: “In un momento come questo, di crisi economica, nel Paese con la disoccupazione giovanile più alta d’Europa e con un trend occupazionale negativo anche negli ultimi mesi e con un precariato dilagante che mangia il presente di un’intera generazione, dichiarazioni come queste  sembrano, oltrechè irriguardose, completamente slegate da una qualsiasi realtà, e sembrano davvero quelle di un politico che, chiuso nelle stanze di potere, ha perso di vista la situazione drammatica nella quale galleggia a malapena il Paese”.

Lascia un commento