L’ex maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele, è stato condannato a un anno e sei mesi di carcere. Una pena dunque ridotta rispetto ai 3 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici, limitata agli uffici che hanno “uso di potere”, che erano stati richiesti del promotore di giustizia Nicola Picardi.
Gabriele è stato processato per furto aggravato, in quanto, come da lui stesso ammesso, ha deliberatamente sottratto documenti riservati dall’appartamento di Sua Santità Benedetto XVI. L’accusa, inizialmente chiedendo una pena di 4 anni per il corvo, ne aveva chiesto la diminuzione di un anno per le attenuanti generiche. Queste le parole di Gabriele, prima che la Corte di riunisse per poter poi pronunciare la sentenza.
La cosa che sento forte dentro di me è la convinzione di aver agito per esclusivo, direi viscerale, amore per la Chiesa di Cristo e per il suo capo visibile. E se lo devo ripetere non mi sento un ladro.