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Uccidere Obama? Una delle idee proposte ad Israele da un giornale della Georgia

Uccidere Obama? Una delle idee proposte ad Israele da un giornale della Georgia

Stavolta l’ha sparata davvero grossa Andrew Adler, direttore dell’Atlanta Jewish Times, un quotidiano della comunità ebraica nella metropoli della Georgia. Nonostante sia il direttore di un giornale comunque di nicchia, la sua affermazione, diffusa non solo sul quotidiano ma che è anche circolata per parecchie ore su internet ha scatenato tantissime polemiche, tanto da dover fare marcia indietro quasi subito.

“Uccidere Obama è un opzione”. Questa l’affermazione choc di Adler, contenuta nel suo editoriale di ieri. L’omicidio del Presidente degli Stati Uniti rappresenterebbe una delle tre opzioni a disposizione di Israele per salvaguardare la sicurezza dello stato  e garantire la propria sopravvivenza. Infatti, sono tre le opzioni citate da Adler: la prima è attaccare Hezbollah e Hamas, la seconda è distruggere gli impianti nucleari dell’Iran. La terza è per l’appunto uccidere Obama.

Il direttore, nel suo editoriale, ha valutato questa estrema opzione come una delle migliori alternative  allo sterminio di sette milioni di abitanti di Israele in caso di attacco da parte dell’Iran o di altri paesi arabi. Ecco cosa ha scritto precisamente: “  … occorre dare il via libera agli agenti del Mossad che operano negli Stati Uniti per fare fuori un presidente che non è amico di Israele affinché l’attuale vice presidente prenda il suo posto. Il nuovo presidente detterà con autorevolezza una nuova politica per aiutare lo stato ebraico ad annientare i suoi nemici. Si avete letto bene. Occorre ordinare l’assassinio del presidente perché è in gioco l’esistenza di Israele. Riflettete. E se questa ipotesi estrema è venuta in mente a me, non pensate che sia stata discussa anche nei circoli più influenti di Israele?”.

Inutile dire che sono subito divampate le polemiche. Adler, si è visto costretto a rettificare quanto affermato, giustificandosi che era solo “una provocazione per i suoi lettori”. Ma ormai la polemica era esplosa. Immediate e durissime le reazioni sia dei blogger dell’Huffington Post sia del National Jewish Democratic Council, con il suo direttore David Hrris, che ha diffuso questo comunicato: “Inimmaginabile che si osi dare spazio a idee disgustose come queste in un giornale.  Questa vicenda è la misura dell’abisso in cui è caduta la nostra politica”.

In serata, sono arrivate anche le scuse pubbliche di Adler: “Rimpiango quello che ho detto, vorrei non avere detto nulla”. Secondo l’emittente americana Fox News l’editoriale avrebbe addirittura fatto scattare un’indagine dei servizi segreti americani.

 

 

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