La Cina ha ordinato la chiusura del Tibet ai turisti, secondo quanto reso noto dagli agenti di viaggio di Pechino. La decisione è stata presa dopo l’ondata di arresti dovuta alle continue immolazioni con il fuoco di giovani tibetani che decidono di darsi fuoco per protestare contro la repressione del governo di Pechino.
La Cina è solita chiudere l’accesso della regione tibetana da parte dei turisti stranieri, ogni volta che sale la tensione tra i due paesi, o se si verificano diversi casi di proteste da parte dei tibetani a causa della repressione cinese, per l’appunto.
Secondo quanto reso noto dalle organizzazioni della difesa dei diritti umani, in Tibet, si contano ormai più di 40 morti – tutte immolazioni tramite fuoco – dal marzo del 2011. Secondo alcune fonti, diverse città sono pattugliate da ronde che girano con degli estintori sulle spalle per potere estinguere tempestivamente le fiamme degli eventuali immolatori che decidono di suicidarsi.