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Sorprese di Pasqua, busta paga più leggera per i rincari dell’Irpef regionale e comunale

La Pasqua è ormai alle porte ma gli italiani nell’uovo troveranno sorprese tutt’altro che piacevoli, parliamo ovviamente di tasse, esercitate in particolar modo sugli stipendi da lavoro dipendente, che dovrebbero portare, secondo le intenzioni dell’esecutivo Monti, al più presto “l’azienda” Italia a un pareggio di bilancio. Le prime avvisaglie della maggiore pressione fiscale i dipendenti e pensionati le stanno percependo in questi giorni sulle remunerazioni di marzo a causa dello sblocco delle addizionali regionali e comunali. Nel caso dell’Irpef regionale i Caf gestiti dai sindacati hanno calcolato un costo fino a 137 euro in più, mentre l’imposta comunale è stata quantificata fino a superare la soglia dei 193 euro.


In soldoni l’incremento del 33% sulle addizionali regionali porterà a un prelievo medio di 51 euro per il lavoratore che guadagna 1200 euro mensili, che passa a 73 euro per chi ha uno stipendio da 1700 euro, 94 per le buste paga da 2.200 euro fino ad arrivare a una detrazione di 137 euro, per i più fortunati che ogni mese trovano in busta 3.200 euro.

Governo Monti, intesa con Pd e Pdl su giustizia e lavoro

Si è tenuto finalmente ieri il tanto atteso vertice di maggioranza, dopo che la scorsa settimana era saltato per il polemico diniego del segretario Pdl Angelino Alfano, e l’esito della lunga riunione a quattro tra il premier Mario Monti, il già citato Alfano, il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, sembra aver dato alcuni frutti. È stata infatti annunciata un intesa su alcuni dei punti nodali del programma di governo, ovvero il lavoro e la giustizia, mentre ancora molto lontane appaiono le posizioni dei partiti principali che sostengono l’esecutivo sul rinnovo dei vertici Rai.

Il futuro di viale Mazzini vede ancora ferme sulle proprie posizioni il Pdl, che vorrebbe procedere alle nomine in base all’attuale legge Gasparri, e il Pd che invece chiede un cambiamento della legge che regolamenta la governance della televisione pubblica. Nonostante la fase di stallo sulla Rai, il Presidente del Consiglio Mario Monti non ha nascosto la propria soddisfazione per i passi avanti compiuti sugli altri punti in agenda.

Nigeria, ostaggio italiano ucciso in un blitz inglese

Doveva filare tutto liscio, ma il blitz deciso in gran segreto dall’Inghilterra e dalle autorità nigeriane è finito nel sangue: Franco Lamolinara e Christopher McManus, i due tecnici rapiti il 12 maggio 2011 a Birnin Kebbi, sono stati uccisi dai loro sequestratori durante l’operazione militare, secondo quanto dichiarato dai servizi segreti britannici. Le autorità italiane sono state avvisate soltanto ad operazione iniziata, ed il premier Mario Monti non ha nascosto l’irritazione per il mancato avviso del blitz, e per l’esito dello stesso.