Un pastore tedesco è stato ucciso senza motivo dal suo ex padrone. L’uomo ha compiuto l’insano gesto usando una pistola che viene adoperata generalmente per uccidere i maiali. Il triste episodio è accaduto qualche giorno fa nei dintorni di Fano. Il fatto è stato portato alla cronaca da Annamaria Serra, guardia zoofila dell’associazione Antana. Nelle dichiarazioni rilasciate, oltre a spiegare la dinamica degli avvenimenti ha illustrato i possibili provvedimenti giuridici che ora attendono l’ex proprietario del cane. L’uomo, ha riferito la Serra, “Rischia la reclusione da 3 a 18 mesi e il pagamento di una multa ed è attualmente in corso un’indagine della magistratura”.
Il pastore tedesco, già da diverso tempo era stato dato in custodia ad un’altra persona, una ragazza, che a differenza del suo predecessore se ne occupava con molta cura. Inoltre non aveva mai fatto nessuna richiesta per le spese di mantenimento all’ex proprietario.
L’uomo ha eseguito l’omicidio con grande freddezza: dopo essere riuscito a sottrarre il cane dall’abitazione della ragazza che lo aveva in custodia, ha approfittato della buona fede del cane che, inconsapevole di cosa lo aspettava, appena riconosciuto il suo ex padrone gli è andato incontro. Appena si è avvicinato l’uomo lo ha freddato con un colpo alla testa. L’uomo, soppresso il cane, senza il consenso del veterinario e soprattutto senza nessun motivo, una volta scoperto dalle guardie zoofile, in un primo momento ha negato, poi si è giustificato dicendo che ormai l’animale “era vecchio”.
Il cane aveva 12 anni ed era perfettamente in salute, avvertiva solo i primi sintomi di una leggera displasia, che è una patologia molto comune tra i cani di qualsiasi razza: una malformazione della testa del femore, che non si adatta in modo adeguato alla cavità del bacino preposta a contenerla.
L’autore dell’infame gesto premeditava da tempo l’uccisione del cane, difatti lo aveva anticipato già più volte alla ragazza, ancora molto rammaricata per non essere riuscita ad evitare la sottrazione del cane dalla sua abitazione. L’uomo aveva sotterrato il cane nella proprietà di un suo conoscente ma l’autorità giudiziaria ne ha disposto la riesumazione.