Enzo Costanza, l’impiegato di 38 anni di Orbassano, in provincia di Torino, che era fuggito tre giorni fa con il figlio di appena 17 giorni, è stato trovato dalla polizia in un centro commerciale di Albacete, in Castilla-La Mancha, regione nel sud-est della Spagna. Sia il padre che il bambino stanno bene, e quest’ultimo è stato trasferito in un ospedale pediatrico per un controllo medico. Costanza, invece, dopo un lungo interrogatorio, è stato arrestato con l’accusa di sottrazione di minore, e domattina comparirà dinanzi al giudice di Albacete che deciderà per la detenzione o la liberazione. L’uomo è sembrato confuso alla polizia spagnola che lo ha riconosciuto in un centro commerciale mentre effettuava acquisti, ma non ha opposto resistenza e ha seguito tranquillamente gli agenti.
La procura di Torino aveva aperto un’inchiesta ipotizzando per lui tale reato: solo con la sua iscrizione nel registro degli indagati si è potuto infatti effettuare alcune attività investigative come l’intercettazione del cellulare, fondamentale per tentare di localizzarlo. L’uomo, dopo aver dormito a Valencia, ha telefonato questa mattina alle 9.30 alla moglie Stefania, rassicurandola: “Il bambino sta bene e te lo riporterò presto. Di me non so cosa farò“. La donna è subito partita in aereo per Barcellona, da dove raggiungerà Madrid. Prima di superare il confine, Costanza aveva risposto alla telefonata di un altro familiare, limitandosi a dire che era impegnato e non poteva parlare, e poi aveva tolto la sim.
L’uomo era stato avvistato ieri nel centro della Spagna, e, secondo gli accertamenti compiuti sulle carte di credito, avrebbe fatto ieri pomeriggio un pieno di carburante a Ciudad Real. Una delle ipotesi è che fosse diretto a Fatima, in Portogallo, poiché in passato aveva detto di volersi recare lì in pellegrinaggio. Costanza soffre di qualche disturbo per il quale è in cura da uno psichiatra. La moglie ha spiegato: “Non è mai stato un uomo violento, con il bambino era affettuoso e protettivo. Non so cosa gli sia passato per la testa“. La donna, martedì pomeriggio, si era recata a fare la spesa in un supermercato di Rivalta, alle porte di Torino, e il marito era rimasto in auto con il bambino, nato lo scorso 31 marzo, ma, quando era tornata, i due erano scomparsi, così come la macchina, un suv Fiat Freemont grigio.
La coppia, poco prima, era stata dallo psichiatra Alfonso Mastropietro, che dal 2006 ha in cura Costanza: l’uomo voleva sospendere la terapia farmacologica, mentre il medico gli ha aumentato il dosaggio. La moglie ha raccontato: “Era tranquillo, non immaginavo cosa sarebbe accaduto. L’ho chiamato al cellulare, ma ha messo giù e poi ha spento il telefono“. Il cellulare è stato localizzato a Bardonecchia, sulle montagne torinesi, e poco dopo le telecamere di sorveglianza del traforo autostradale del Fréjus lo hanno ripreso l’auto che attraversa il confine passando di li. Alcuni testimoni hanno poi riferito alla gendarmeria francese che l’uomo e il piccolo hanno passato la notte tra martedì e mercoledì in un albergo di Lione, e il bambino “stava bene”.