360 miliardi di benefici economici e 540mila nuovi posti di lavoro. Lo studio Enel Foundation, Althesys ed Elettricità Futura
“Il Piano 2030 del settore elettrico è un percorso di indipendenza e sicurezza nazionale, oltre che di decarbonizzazione, e una strategia di sviluppo della filiera elettrica in linea con gli obiettivi europei. Il Piano prevede di allacciare alla rete 85 GW di nuove rinnovabili, portandole all’84% nel mix elettrico. Nei prossimi 8 anni, l’Italia potrà ridurre così di 160 miliardi di metri cubi le importazioni di gas, con un risparmio di 110 miliardi di euro” (Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura).
Il Piano presentato oggi alla presenza dei Ministri Gilberto Pichetto Fratin e Adolfo Urso prevede, infatti:
- 80 GWh di nuova capacità di accumulo,
- 270 miliardi di emissioni di anidride carbonica in meno,
- 540mila posti di lavoro in più, e
- 360 miliardi di benefici economici,
in linea con le proiezioni di Bloomberg New Energy Finance (BNEF) e International Energy Agency (IEA) e senza un reale “pericolo” di consumo del suolo, laddove – secondo lo studio Terna-Snam – gli 85 GW di rinnovabili richiedono solo lo 0,3% del territorio italiano non vincolato.
“Nei prossimi anni ci sarà sempre più bisogno di tecnologie, competenze e visione strategica a supporto della transizione energetica, e l’Italia potrà avere un ruolo da protagonista solo creando e rafforzando una catena del valore nazionale in grado di competere nello scenario internazionale. Bisogna investire lavorando su tutta la filiera, secondo un modello di sviluppo sostenibile attento all’ambiente, alle persone e alla crescita economica. L’indicazione che emerge dallo studio è chiara: siamo di fronte a un’opportunità unica e, se vogliamo coglierla pienamente, il momento di agire è ora” – ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Enel.
“La filiera delle tecnologie elettriche rinnovabili e smart nazionale, con oltre 12 miliardi di euro di fatturato e quasi 800 imprese, è un asset strategico per l’Italia” – ha confermato Alessandro Marangoni, Amministratore Delegato di Althesys. “È un settore composto da eccellenze industriali competitive a livello internazionale, quindi la transizione energetica costituisce una straordinaria opportunità di crescita industriale per il nostro Paese, favorendo l’indipendenza tecnologica oltre che la sostenibilità ambientale. I benefici socio-economici per l’Italia, derivanti dallo sviluppo di questo settore, potrebbero equivalere fino al 2% del PIL annuo da qui al 2030”.
Lo studio evidenzia come la crescita della capacità di generazione di energia rinnovabile, unito a una spinta allo sviluppo della filiera italiana del settore, possa portare notevoli benefici economici, sociali e di indipendenza energetica. Infatti, dallo studio appena completato emergono dati migliorativi per l’economia e l’occupazione rispetto alle stime preliminari e cautelative presentate all’Assemblea pubblica di Elettricità Futura il 21 giugno 2022. Il Piano 2030 ha un target di crescita delle rinnovabili assolutamente alla portata del nostro Paese e prevede benefici in linea, come dicevamo, anche con le stime dell’IEA sulla crescita dei posti di lavoro nella transizione energetica.
“Esiste – ha spiegato il Ministro Pichetto Fratin – un parco di progetti e investimenti che attende il via libera dal sistema delle autorizzazioni, e al Ministero stiamo lavorando per sbloccare procedure spesso farraginose. La conoscenza e il talento dell’imprenditorialità italiana possono costruire la nostra sicurezza energetica nella sostenibilità ambientale del Sistema Paese”.
“L’Italia e l’Europa devono lavorare assieme per una piena sovranità energetica e tecnologica, anche mirando a un’autonomia sul fronte delle materie prime fondamentali”. ha concluso il Ministro Urso. “Servono regole in sintonia con le richieste delle imprese e risorse che garantiscano chi investe in rinnovabili. Su questo, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e quello dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sono come due binari finalmente allineati, sui quali corre il treno della transizione ecologica e digitale che può fare dell’Italia un modello produttivo”.
Come ha rassicurato l’AD Starace, abbiamo tutto quello che ci serve – intelligenza, capacità di innovare e imprenditorialità: “l’indipendenza energetica dell’Italia è un obiettivo possibile”.
Per consultare lo studio, qui il pdf.
Per rivedere gli interventi, qui il video.
1 commento su “Settore elettrico, presentato il Piano Italia 2030: le opportunità per la filiera italiana”