Giornata nera per coloro che si spostano per le varie città tramite i trasporti pubblici, infatti da questa mattina, alle ore 5.30, è scattato lo sciopero nazionale di 24 ore. I trasporti coinvolti sono bus, metro e tram, con le fasce di garanzia che sono state visibilmente ridotte rispetto agli scioperi precedenti. Ciò significa che solo il 30% del personale viaggiante è utilizzato in queste 24 ore. Uno stop che è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna.
Riscontri sullo sciopero dei trasporti previsto oggi 8 novembre
Chiaramente, vista la riduzione anche delle fasce di garanzie, queste cambiano da città a città e riguardano poche linee. A Milano, ad esempio, sono garantite le metro e solo alcune linee di superficie dalle ore 8.45 e dalle 15 alle 18. Con lo sciopero dei trasporti di oggi, a Roma risultano essere garantire sia le linee A e B della metro e sia alcune linee di superficie da inizio servizio fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20.
Ancora, a Napoli servizio limitato di bus nelle fasce orarie dalle 6.30 fino alle 9.30 e dalle 17 fino alle 20.
È coinvolto nello sciopero anche il personale di Ferrovie del Sud Est, dalla mezzanotte alle 23:59. Uno sciopero nazionale dei trasporti pubblici che ha creato non poche difficoltà a studenti e lavoratori che ogni giorno utilizzano tali mezzi per raggiungere Università e posti di lavoro. Disagi che riguardano anche la città di Bologna. In queste città principali che abbiamo elencato ci sono poche linee di bus e metro attive, è bene quindi informarsi sui canali appositi per capire con precisione quali siano le fasce orario garantite.
Il motivo di questo sciopero è come sempre finalizzato al rinnovo del contratto nazionale, ma anche per questioni riguardanti la carenza di risorse, la mancanza di politiche di programmazione ed una riforma adeguata per quanto riguarda il settore salute e sicurezza sul lavoro. Finché non saranno migliorati tali aspetti continueranno ad esserci scioperi e disagi per i cittadini italiani.
I vari sindacati hanno evidenziato come sia gravissimo che il rinnovo del contratto sia stato effettuato, negli ultimi venti anni solo tre volte anziché sei, con una conseguente crisi maggiore per tale settore. Si chiede quindi di dare un’accelerata sulla questione che possa generare anche un rilancio del trasporto pubblico locale.
Altro aspetto importante è la sicurezza sul lavoro che non sembra essere assolutamente adeguata. Probabile quindi che nei prossimi mesi saranno indetti altri scioperi nazionali dei trasporti pubblici in Italia se non dovesse arrivare una risposta concreta da parte del ministero del Lavoro e del ministero delle Infrastrutture.