Qualche anno fa l’allora primo ministro Berlusconi chiese a Putin come facesse ad avere un consenso così alto fra il suo popolo. Le cose, per i due amici, sono cambiate. Berlusconi non è più a capo del governo. Putin è ancora in carica, ma in Russia le proteste contro di lui si moltiplicano. Non ci si ribella più solo nella capitale, Mosca, ma anche in decine di altre città. Un evento che acquisisce ancora più valore perchè i manifestanti non sfidano solo Putin, il suo partito e il suo governo, ma anche il gelo. Nell’ex Unione Sovietica le temperature sono polari. In alcune località si arriva a 30 gradi sotto le zero.
I partecipanti alle varie manifestazioni tenutesi oggi sono stati, secondo gli organizzatori, circa 140mila. Obiettivo delle proteste è la cacciata di Putin. Il capo del governo, secondo i partiti dell’opposizione, ha vinto le ultime elezioni solo grazie ai brogli e ha instaurato una vera e propria dittatura. Alle manifestazioni di oggi hanno partecipato soprattutto comunisti e nazionalisti. Massiccia la presenza della polizia, anche se scontri non ce ne sono stati.