Dopo una partenza un po’ stentata, sembra che l’autunno sia ufficialmente arrivato: le temperature, fino a questo momento superiori rispetto alla media del periodo, stanno rientrando nella norma. Dal 15 ottobre è possibile per legge accendere i riscaldamenti in oltre la metà degli 8mila comuni italiani, in pratica in quelle zona climatica ‘E’ con il clima più rigido. Ma come ottenere un riscaldamento efficiente senza rinunciare al calore e con un occhio di riguardo nei confronti della bolletta?
Le dritte arrivano da Enea che propone un vademecum con 10 regole pratiche.
Effettuare la manutenzione degli impianti: è indispensabile non solo per ragioni di sicurezza, ma anche per evitare sanzioni perché impianto ben regolato consuma e inquina meno. E chi non è in regola con la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro.
Controllare la temperatura degli ambienti: la casa non deve essere troppo riscaldata. La normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, anche se 19 gradi sono più che sufficienti. Ogni grado abbassato risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.
Attenti alle ore di accensione: attenzione a rispettare i tempi di accensione giornalieri previsti dalla legge che cambia in base alla zona climatica in cui è suddivisa l’Italia.
Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone: è utile per poter ridurre le dispersioni di calore.
Schermare le finestre durante la notte: chiudete persiane e tapparelle la notte ed eviterete
Fare il check-up alla propria casa. L’isolamento termico su pareti e finestre dell’edificio è un aspetto importante e se la costruzione è stata completata prima del 2008 forse non rispetta le necessarie normative sul contenimento dei consumi energetici. Meglio valutare un intervento per poter isolare le pareti e sostituire le finestre.
Impianti di riscaldamento innovativi: se l’impianto ha oltre 15 anni forse è il caso di effettuare la sostituzione con le nuove caldaie a condensazione o a biomasse, le pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia viene alimentata con elementi legati a impianti fotovoltaici. Per l’installazione si può anche usufruire della detrazione fiscale che va dal 50% al 65%.
Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni: collocare tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria disperde calore ed è fonte di sprechi. Inoltre attenzione a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti e si evitano inutili dispersioni di calore.
Installare i cronotermostati: il risparmio arriva dai moderni dispositivi elettronici per regolare l’accensione e mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa.
Applicare valvole termostatiche: queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di mantenere costante la temperatura impostata e concentrare il calore negli ambienti più frequentati e consentono di abbattere sprechi abbattendo i costi in bolletta fino al 20%. Offrono anche la possibilità di usufruire di una detrazione fiscale del 50% se installate durante una semplice ristrutturazione edilizia o del 65% per interventi di efficientamento energetico.
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