Il passo dallo scontro politico sulla sanità pugliese all’omofobia e al ripudio di talune tendenze sessuali sembra essere davvero breve. E questo breve passaggio è intervenuto a colpire il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, definito su Facebook dall‘assessore alla Mobilita’ e al Traffico del comune di Lecce, Giuseppe Ripa, come “signorina” e “affetto da turbe psichiche”.
La discussione era sorta in maniera alquanto tranquilla, prendendo origine dalla bacheca Facebook del sindaco di Lecce, Paolo Perrone che aveva postato le seguenti parole: “La sanità pugliese è al tracollo perché la politica regionale è fatta di interventi col contagocce”. La frase scatenante è stata scritta giovedì sera da Perrone, innescando subito una serie di contro risposte a catena. E l’assessore Ripa ha colto subito l’occasione per infierire contro i suoi avversari del centro-sinistra e Vendola in particolare, scrivendo: “Sono ormai 7 anni che governatee le liste di attesa, tanto attaccate dal Sig. o Sig.ina Vendola non solo non sono diminuite, ma sono ormai divenute annuali”. Frase che non è passata per nulla inosservata. Tuttavia Perrone subito prende le distanze dalle proclamazioni del suo assessore scrivendo:
Mi piace fare politica gareggiando con gli avversari sui temi e sui contenuti, non sulle preferenze sessuali di questo o di quello, che sono un affare privato e dunque, come tali, da rispettare a prescindere. E Vendola, francamente, è attaccabile su tante altre cose, dalla sanità al fatto di aver abbandonato la Puglia e i pugliesi perché punta a fare il candidato premier. La sua vita sessuale non mi interessa minimamente, e non può comunque essere messa in discussione da nessuno.
Ma non finisce qui e dopo l’osservazione di Perrone, Ripa ha solennemente contrattaccato:
In natura esistono solo due tipi di generi umani: l’uomo e la donna. Il resto viene classificato scientificamente come turbe della psiche, patologia che rientra nelle competenze della scienza sanitaria in generale e della psicanalisi in particolare. Tutto il mio rispetto per il diverso!!! Ma non si puo’ passare un’anormalita’ per normalita’ perche’ di questo andazzo sta morendo la nostra società. Precisiamo: la scelta di essere omosessuale l’ha fatta Vendola, non io. Negare il suo essere o significa negare l’evidenza dei fatti o è lo specchio di chi, vergognandosi per tale stato estremamente scomodo, preferisce che non se ne parli. Sennò è un atto di lesa maestà. Io questa turba psicologica la chiamo per nome e cognome e non sono il falso ipocrita che preferisce non sapere. Pensassero alle risposte da dare ai pugliesi sul tema della sanità.
La protesta ovviamente non è mancata ed è subito impazzata sul web, tanto che il sindaco di Lecce Perrone ha deciso di intervenire rilasciando il seguente messaggio:
Devo assolutamente intervenire per stroncare questa polemica. Mi spiace, Giuseppe, ma devo dissociarmi pubblicamente dalle tue affermazioni inopportune e riconducibili al tuo modo di vedere le cose, non certamente al mio governo cittadino e alla mia persona. Mi scuso io, a tuo nome, per quello che hai detto sul presidente Vendola, che noi contrastiamo a livello politico non condividendo le due idee, ma non certamente per le sue scelte di carattere personale. Mi scuso», conclude Perrone, anche con tutti coloro che si sono sentiti offesi da queste affermazioni che, ripeto, non condivido in nessun modo.
