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Renzi: “Riforme con Berlusconi, anche se fosse stato condannato”

Renzi: “Riforme con Berlusconi, anche se fosse stato condannato”

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in missione a Maputo, in Mozambico, per incontrare la collettività italiana, ha parlato delle riforme e del patto con Forza Italia, anche all’indomani della sentenza che ha assolto Silvio Berlusconi nel processo Ruby, sulla quale però si è limitato a dire: Le sentenze non si commentano e bisogna rispettare il lavoro dei magistrati”. Per il premier, infatti, le vicende giudiziarie di Berlusconi, in ogni caso, non incidono sul percorso delle riforme: “Con Fi che rappresenta milioni di voti non c’è un accordo di governo ma istituzionale perchè in un Paese civile le regole si fanno insieme. Dal punto di vista istituzionale mantenevo la parola anche se Berlusconi fosse stato condannato” ha spiegato Renzi.

Da Forza Italia, del resto, il consigliere politico di Berlusconi Giovanni Toti è sembrato in perfetta sintonia con il premier: “Oggi quelle riforme che servono al Paese, e che da vent’anni chiediamo di fare, le facciamo in un clima più sereno e con cuore più leggero”  ha affermato. Nel Movimento 5 Stelle, invece, il leader Beppe Grillo aveva rimesso alla rete il giudizio sui punti di un eventuale accordo con il Pd, ma dal premier è arrivata una chiusura piuttosto netta verso il Movimento: “Sono abbastanza colpito dal teatrino politico di Beppe Grillo, ha un modo di procedere che ricorda le correnti dei partiti della prima Repubblica con la differenza che non ha i voti. Se vuole parlare con noi ci siamo ma la nostra priorità è fare le riformeha dichiarato.

Grillo ha replicato: Renzi parla di una sconfessione dal blog che non c’è mai stata. Non esiste una linea Grillo/Casaleggio. Non esiste una linea Di Maio. Non esistono linee all’interno del movimento, se non quella dei cittadini. Il Pd questo fa fatica a comprenderlo perchè difende solo le ragioni degli accordi segreti del patto del Nazareno“. Il premier ha inoltre polemizzato con l’Ue, dopo che il nuovo commissario degli Affari Economici e monetari dell’Ue, il finlandese Jyrki Katainen, in un’intervista al giornale tedesco Die Welt, ha avvertito il nostro paese: Discutere di una maggiore flessibilità nell’interpretazione del Patto di Stabilità è pericoloso, è un dibattito sbagliato, per l’Italia è più importante varare finalmente le importanti riforme”.

Per Renzi, invece, “Con tutto il rispetto per Katanein, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato in Europa non lo dice il commissario pro tempore finlandese, ma il consiglio dell’Unione. E il consiglio ha parlato chiaro su crescita e flessibilità”. Vi è stato infine un botta e risposta con il leader della Lega Matteo Salvini in materia di immigrazione, dato che quest’ultimo, a seguito dell’ennesima tragedia in mare avvenuta proprio nelle ultime ore, ha scritto su Facebook: “Altro sangue sulle mani di Renzi e dei buonisti da Mare Nostrum. Aiutiamoli a casa loro, evitando altri morti e difendendo i confini”. Il premier ha replicato facendo presente che “i problemi non si risolvono con gli spot dei politici in cerca di voti”, e non servono “slogan o spot di qualche ideologo con la camicia colorata“.

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