Dopo lo scandalo delle “spese pazze” alla Regione Lazio, le procure stanno indagando anche sui gruppi consiliari di Piemonte ed Emilia-Romagna. Oggi la Guardia di Finanza di Torino ha acquisito nelle sedi dei gruppi consiliari la documentazione riguardante le spese degli stessi. L’inchiesta della procura, condotta dai pm Andrea Becconi ed Enrica Gabetta, è per ora solo conoscitiva, non figurando quindi ipotesi di reato nè indagati. L’indagine sarebbe partita per i sospetti sulla settimana bianca al Sestriere di un consigliere regionale, che, per il deputato Roberto Rosso del Pdl, sarebbe stata rimborsata dalla Regione.
Il deputato non aveva fatto il nome del consigliere, ma aveva spiegato che vive in un paese della provincia di Vercelli e l’unico corrispondente a tale identikit era il suo compagno di partito Luca Pedrale, capogruppo in consiglio regionale, con il quale avrebbe avuto contrasti personali. Il Pdl piemontese aveva fatto quadrato intorno a Pedrale, e Rosso, il 26 settembre, ha fatto arrivare un messaggio di scuse al Consiglio regionale, letto poi in aula dal presidente dell’assemblea. La questione sembrava risolta, poi però è partita l’inchiesta conoscitiva della Procura della Repubblica. Rosso oggi dice: “Non datemi tutta questa importanza: la mia era solo una provocazione”.
Il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo ha intanto deciso di pubblicare sul sito del Consiglio i dati riguardanti le autocertificazioni e i rimborsi dei viaggi dei consiglieri, degli assessori e dei membri dell’Ufficio di presidenza. Secondo alcuni riscontri, però, dal 2008 a oggi il maggior numero di rimborsi si sarebbe registrato sempre durante il mese di agosto, quando il Consiglio è chiuso. Si sospetta, quindi, che qualcuno si farebbe fatto invitare a manifestazioni varie dicendo di rappresentare la Regione, mentre in realtà si trovava in vacanza. Oggi inoltre anche in Emilia-Romagna la Procura ha aperto un fascicolo conoscitivo, per il momento senza indagati e senza ipotesi di reato, per svolgere accertamenti sulla gestione dei conti dei gruppi consiliari della Regione. Quest’ultima inchiesta andrebbe ad aggiungersi ad altre tre cui la procura già stava lavorando: quella sui rimborsi elettorali della Lega Nord, quella sulle spese del gruppo dell’Idv dal 2005 al 2010 e quella sulle inchieste a pagamento realizzate da alcuni consiglieri regionali.
Nel Lazio, intanto, dopo le dimissioni firmate ieri dalla governatrice Polverini, oggi il presidente del Consiglio regionale Mario Abruzzese ha firmato il decreto di scioglimento dell’assemblea. Entro novanta giorni, quindi, la presidente dimissionaria deve emettere il decreto che indice le prossime elezioni, anche se resta un mistero la data di queste. Il ministro per la cooperazione e l’integrazione Andrea Riccardi, intanto, parlando di queste ultime vicende, ha dichiarato: “Il governo è molto preoccupato, anche se riconosce il valore degli enti locali.“
Luca Fiorucci