Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Proposta del canile valdostano regionale: patente per adottare i cani

Proposta del canile valdostano regionale: patente per adottare i cani

La situazione dei cani abbandonati in Italia è drammatica, e ne è un esempio il canile regionale valdostano, dove si trovano circa 200 cani abbandonati, di cui 7 nell’ufficio del direttore, considerando la situazione di saturazione del canile stesso. Secondo lo stesso direttore Danilo Maccarone tale emergenza è dovuta anche al fatto che le persone che prendono un cane non sono in grado di gestirlo, per cui di fronte a qualche difficoltà, anziché cercare di superarla, abbandonano il loro amico.

Afferma Maccarone:

Il numero al limite dell’emergenza è il risultato di una scelta sbagliata di molti cittadini che pensano al cane come ad un giocattolo da accantonare quando non serve più.

Per questo motivo il direttore del canile valdostano propone di istituire l’obbligo di un corso per ‘addestrare’ prima i futuri padroni a saper tenere un cane. Propone Maccarone:

E’ diventata indispensabile l’istituzione di un corso di formazione prima di adottare un cane. Lezioni teorico-pratiche conclamate nella consegna di una patente.

Per guidare un’auto occorre essere muniti di patente. Il cane è molto più complicato di una macchina. E’ bene ricordare che discende dal lupo. La genetica ha poi fatto la differenza, pur conservando un’aggressività latente.
Non a caso è necessario conoscere la sua indole per non trovarsi all’improvviso in difficoltà dovuta ad una errata gestione.

Il cane è un animale senziente. Prerogativa che lo include nella sfera umana, e in quanto tale deve essere trattato. Chi pensa di portarsi a casa un cane deve essere consapevole di affrontare un percorso affascinante e nel contempo spinoso se l’approccio è sbagliato. In questa ottica siamo costretti a modificare in maniera radicale l’affidamento di un cane.

Il corso dovrebbe essere costituito da vari step in cui si studiano le modalità di trattamento del cane, le sue peculiarità comportamentali e il modo di interagire con lui.

Se questa proposta fosse accettata, non solo si potrebbero verificare meno abbandoni, ma si segnerebbe anche l’inizio di un modo più equo e giusto di considerare il cane: un amico, un figlio, un familiare, e non un oggetto di cui stancarsi.

Lascia un commento