Ennesima tragedia sfiorata a Pompei, dopo il crollo nella notte di una trave di 4 metri staccatasi dal peristilio della Villa dei Misteri. L’asse che reggeva il tetto dell’antica costruzione era stata fissata proprio durante un’operazione di restauro, aprendo poi al pubblico la zona interessata.
Questa mattina l’area è stata chiusa ai visitatori, ma si è sfiorata la tragedia perchèi turisti che visitano gli scavi archeologici sono sempre numerosi, particolarmente in questo periodo di fine estate. Dopo il cedimento del muro di cinta di una delle Domus, nell’ aprile scorso, questa volta si è staccata una trave in legno di circa 4 metri che sosteneva il tetto in tegole della villa. Il Segretario generale del Ministero dei beni culturali, Antonio Pasqua Recchia, assicura che non ci sono stati danni agli affreschi e all’apparato decorativo, ma le polemiche non si placano.
La tragedia si è evitata solo perchè il cedimento è avvenuto di notte, ma i problemi di Pompei sono dovuti a troppi problemi organizzativi, come racconta la senatrice del Pdl Diana De Feo:
E’ l’ennesimo crollo, credo oltre il ventesimo quest’anno, e la cosa continuerà a ripetersi fin quando non si farà da una parte maggior attenzione ai danni ambientali come la pioggia, l’umidità dall’alto e quella che sale dal terreno, perche’ non c’e’ un regime delle acque […] è il risultato della mancanza assoluta di organizzazione delle squadre di manutenzione ordinaria di Pompei, che non esistono.
Secondo la De Feo c’è anche un grave problema che riguarda il riassetto generale del personale, poichè a Pompei ci sono 28 custodi che turnano, mentre per uno spazio molto più piccolo come quello di Somma Vesuviana ce ne sono 9.
Dal sopralluogo condotto dai Carabinieri del Comando di Pompei è emerso che non ci sono danni alle strutture archeologiche e la villa non è in pericolo.