Una notizia che fa riaccendere l’attenzione sui costi e sugli sprechi della “casta” politica viene dalla Regione Piemonte, che nella tarda serata di ieri, con un emendamento presentato dal centrodestra e votato solo da parte della maggioranza, ha approvato, oltre al bilancio 2014, anche una norma che permette ai consiglieri di riscattare subito i contributi previdenziali già versati, rinunciando ai vitalizi futuri. La norma ha valore anche retroattivo, cioè permette anche il riscatto dei contributi versati nelle precedenti legislature. L‘emendamento inciderà non poco sulle casse della Regione: se si calcola tra i 100 e 130 mila euro a consigliere ed altrettanti ad assessore, si arriva infatti a circa 7 milioni di euro, che potrebbero anche raddoppiare, dal momento che vari consiglieri hanno alle loro spalle più di una legislatura.
Il provvedimento, però, è complessivamente a costo zero, anzi ci potrebbe essere in futuro un vantaggio per il bilancio della Regione, visto che non andrebbero più erogati assegni mensili da 3 a 6 mila euro lordi, il che porterebbe ad un risparmio di circa 62,5 milioni in trent’anni. Bisogna ricordare che una quarantina di consiglieri, tutti della maggioranza, sono indagati nell’inchiesta “spese pazze“, e questa potrebbe essere la principale motivazione della fretta nell’approvare questa norma: la Corte dei Conti potrebbe infatti chiedere loro presto di risarcire le spese “pazze”. Inoltre, dopo l’annullamento delle scorse elezioni regionali deciso dal Tar, gli attuali consiglieri temono che una nuova assemblea regionale possa varare una riforma retroattiva che faccia perdere loro il diritto al vitalizio.
Nella maggioranza, Ncd e Lega si sono astenuti, ma hanno garantito il numero legale, mentre il Pd ha votato contro. Il capogruppo di Ncd Daniele Cantore e il capogruppo della Lega Nord Mario Carossa non hanno partecipato al voto, e quest’ultimo ha affermato: “Era il momento meno opportuno per fare questa discussione”. Il capogruppo democratico Aldo Reschigna ha attaccato: “La maggioranza si è concentrata su una misura di cui non si coglie l’urgenza, nonostante lo stesso presidente del Consiglio, Valerio Cattaneo, avesse chiesto di soprassedere. Il fatto che l’unico emendamento del centrodestra sia stato sui vitalizi, la dice lunga sulle priorità”.
Il bilancio di previsione 2014, pluriennale 2016 della Regione Piemonte è stato così approvato in tarda serata, alla fine di una lunga giornata e alla scadenza dell’esercizio provvisorio, con 25 voti favorevoli e 2 non votanti. Il testo va a completare la manovra finanziaria 2014 dopo l’approvazione della legge finanziaria 2014. Alle battute finali sono stati stanziati, in seguito al confronto tra Giunta Regionale, maggioranza e opposizione, altri 7 milioni per le politiche sociali e alltri 500 per l’Ipla ed è stato fatto un aggiustamento in positivo per i fondi ex Gescal dell’edilizia.
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