Grazie alla denuncia dei genitori di lei, 26 anni, originaria del reggiano, che è stata messa la parola fine ad uno scenario fatto di violenza e terrore quotidiano. La donna viveva con un 30enne originario di Novellara che da botte, calci, pugni e urla, oltre alla sua convivente non ha risparmiato neppure il cane della sua donna, sbattuto ripetutamente contro il muro o picchiato a sua volta.
La violenza perpetrata dall’uomo nei confronti della donna sembra fosse legata, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, a motivi di ordine economico. Pare infatti che l’uomo chiedesse continuamente soldi per continuare i propri vizi: fumo e gioco. Nel corso della perquisizione fatta dai carabinieri, che hanno arrestato l’uomo lunedì, sono state ritrovati anche 15 grammi di hashish e cocaina. Sembra che la donna venisse quotidianamente pressa a calci e schiaffi, tanto da essere costretta a rifugiarsi in camera per sottrarsi all’ira del convivente, che spesso si scagliava anche contro il loro cane, oggetto di vessazioni gratuite e senza senso.
Anche i genitori dell’uomo erano spesso oggetto delle continue ed irose richieste di denaro da parte del figlio, che chiedeva soldi senza però mai riuscire ad ottenerli. Da qui è poi scattata anche l’accusa di estorsione. I militari hanno arrestato l’uomo su ordine del Gip del tribunale di Reggio, che ha accolto la richiesta formulata nei giorni scorsi dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani. L’uomo adesso è in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e ad animali, oltre che della già citata estorsione.